Adobe, società di software che capitalizza oltre 200 miliardi di dollari, sta perdendo il 18% dai massimi di settembre ed il 25% dai top del 2024. In questo articolo scopriremo se investire nelle azioni Adobe potrebbe essere un'ottima occasione per investire nell'azienda.
Di cosa si occupa Adobe?
Adobe Inc. è una società di software diversificata con una presenza globale, suddivisa in tre segmenti operativi principali: Digital Media, Digital Experience e Publishing and Advertising. Il segmento Digital Media offre strumenti e soluzioni per la creazione, pubblicazione e promozione di contenuti, incluso il servizio Creative Cloud, un abbonamento che consente l'accesso ai principali prodotti creativi. Questo segmento si rivolge a creatori di contenuti, team aziendali, educatori e consumatori.
Il segmento Digital Experience fornisce una piattaforma integrata per la gestione e ottimizzazione delle esperienze digitali dei clienti, rivolgendosi a figure professionali come marketer, analisti, e dirigenti C-suite. Infine, il segmento Publishing and Advertising propone soluzioni per l'e-learning, la pubblicazione di documenti tecnici, il web conferencing e la pubblicità tramite Advertising Cloud.
Adobe distribuisce i suoi prodotti sia direttamente ai clienti aziendali che al pubblico tramite app store, il proprio sito web e una vasta rete di rivenditori e partner. Fondata nel 1982 e con sede a San Jose, in California, Adobe ha ufficialmente cambiato il nome da Adobe Systems Incorporated a Adobe Inc. nell’ottobre 2018.
Perché il mercato sta punendo la azioni Adobe?
Il business di Adobe è chiaro ed in continua crescita negli ultimi anni. Il 37% di profit margin fatto registrare nell'ultimo trimestre è stata la ciliegina sulla torta della scorsa trimestrale ma, a quanto pare, non è bastato agli investitori che forse si aspettavano qualcosa in più soprattutto in ambito Intelligenza Artificiale.
Quest'ultimo aspetto infatti è forse l'unico neo dell'azienda che, nonostante i continui investimenti in AI che faciliterebbero la creazione di contenuti a chi utilizza i software Adobe, non vi sono ancora dei riscontri positivi dall'utenza. Il mercato probabilmente ha un po' di timori che queste spese in ricerca e sviluppo per AI, possano risultare vane e soltanto uno spreco di risorse.
Vedremo se sarà davvero così con il rilascio della prossima trimestrale dell'11 dicembre 2024.
Attenzione alla sottovalutazione di Adobe
Andando nel dettaglio dell'analisi fondamentale dell'azienda, ci accorgiamo che potrebbe avere ottimi margini di crescita nei prossimi mesi, proprio come segnalato dal calcolo del Fair Value del Forecaster Terminal.
Escludendo il metodo di calcolo Discounted Cash Flow eccessivamente alto, il Forecaster ci indica una sottovalutazione di oltre 15 punti percentuali con un fair value di 556$.
Anche i dati trimestrali passati (esclusa la trimestrale di Q1 2024) continuano ad essere in costante crescita sia per fatturato che utili. Ciliegina sulla torta, tutti i parametri di solidità aziendale sono estremamente positivi: Altman Z-score a 13 punti, Piotroski F-score a 9 e Beneish M-Score a -2,54. Questi parametri ci forniscono una valutazione di solidità globale "Robusta" (il massimo della scala).
Tirando le somme, il titolo Adobe è molto valido e si può pensare di inserirlo in portafoglio di lungo periodo. Attenzione però al grafico del prezzo.
Adobe vicina ad un supporto tecnico importante
Non c'è dubbio che dal punto di vista fondamentale Adobe sia un'azienda di prima fascia ma occhio a ciò che invece ci sta dicendo il prezzo. Analizziamo il titolo tramite il broker Trive che ci fornisce la possibilità di operare a leva 1:5 senza alcuna commissione sul transato.
Quella attuale è la nona settimana di fila in negativo per Adobe ed il trend resta palesemente ribassista dai massimi di settembre di quest'anno. Ormai siamo vicinissimi a ritestare la zona supportiva e rotazionale dei 450$-430$ che ormai tiene da giugno 2023 e che è stata già rispettata a giugno di quest'anno.
È proprio da questa zona che opteremo per un primo ingresso sul titolo, approfittando magari dell'incertezza legata alle elezioni ed alla trimestrale di Adobe.
Questa operazione sarà improntata sul lungo periodo, per portafoglio di investimenti con orizzonte temporale ampio, per cui non inseriremo stop loss ed aggiorneremo la nostra analisi nei prossimi mesi. Un target dal quale cominciare a vendere parte della posizione, lo imposteremo sui massimi annuali a 640 dollari per azione.
Disclaimer: File MadMar