Le stablecoin sono ancora sotto pressione nel mercato delle criptovalute. I venditori allo scoperto stanno investendo contro Tether, la più grande delle stablecoin. Attraverso il broker Genesis Global Trading, gli hedge fund americani ed europei hanno puntato short nell'ultimo mese centinaia di milioni di dollari.
Tutto quanto è partito dopo che un'importante stablecoin algoritmica,
TerraUSD, è naufragata perdendo il suo ancoraggio con il dollaro USA e bruciando completamente il suo valore. Insieme a TerraUSD si è dissolta l'altra criptovaluta a essa collegata, LUNA, facente parte del progetto Terraform Labs. Il 12 maggio,
il peg 1:1 tra il valore di Tether e il dollaro USA era caduto e la quotazione della cripto era finita a 95 centesimi. Molti a quel punto hanno temuto per un'altra debacle, ma fortunatamente
la parità è stata recuperata in pochi giorni.
C'è da dire che Tether è molto diversa da TerraUSD. La prima mantiene il rapporto paritario con la moneta americana attraverso l'utilizzo di riserve in contanti, titoli di Stato USA e crediti commerciali per una minima parte. TerraUSD è invece una stablecoin algoritmica, che mirava a mantenere il floor attraverso un complesso procedimento matematico che comportava la creazione e distruzione del proprio token, UST, e di quello di LUNA.
Tether: perché gli investitori stanno vendendo
Il fatto che gli hedge fund stiano cortocircuitando Tether è a prescindere motivo di grande preoccupazione per gli investitori. Secondo Genesis, sono fondamentalmente due le ragioni per cui ciò sta avvenendo. In primo luogo vi è timore in merito alle attività a supporto del peg utilizzate dalla società che sta dietro alla stablecoin. Tether afferma che le riserve comprendono titoli di Stato, depositi bancari, metalli preziosi, commercial paper e token digitali. Lo scorso anno però l'azienda ha dovuto sborsare 18,5 milioni di dollari dopo essersi accordata con la Procura generale di New York, a seguito delle accuse di false dichiarazioni pubbliche relativamente alle riserve in dollari.
Il punto ora è che gli hedge fund che hanno puntato allo scoperto ritengono che la maggior parte dei crediti commerciali che ha la società siano verso sviluppatori immobiliari cinesi indebitati, il che rende tali assets particolarmente a rischio. Tether ha ribadito che quanto sostenuto non corrisponda al vero e che le commercial paper sono state addirittura ridotte. Ma in realtà non vi è una documentazione ufficiale e certificata che possa dimostrare tali informazioni di difesa.
La seconda ragione riguarda il fatto che
alcuni hedge fund stanno attraverso Tether scommettendo contro l'economia in generale. La
Federal Reserve sta inasprendo la politica monetaria attraverso una serie di aumenti dei tassi d'interesse con l'obiettivo di arrestare la corsa dell'inflazione, che ora si attesta al livello più alto degli ultimi 40 anni.
Da marzo 2022 la Banca Centrale USA ha aumentato il costo del denaro per 3 volte sempre con un quarto di punto in più rispetto alla volta precedente. Dalle prossime riunioni, si accinge a effettuare altre 4 strette di 0,5%-0,75% fino alla fine dell'anno. Questo comporta che gli investitori si allontanano maggiormente dagli assets più rischiosi, come possono essere le criptovalute.