Il crollo delle criptovalute non ha dissuaso Coinbase a lanciare il suo primo prodotto derivato basato su Bitcoin. Si tratta del Nano Bitcoin futures, che sbarcherà nella Borsa americana a partire da lunedì 27 giugno e consentirà agli investitori di acquistare contratti futures con sottostante la principale criptovaluta. La dimensione per ogni contratto sarà di 1/100 di Bitcoin.
L'accesso verrà effettuato tramite broker al dettaglio di terze parti e società di compensazione. Coinbase Financial Markets infatti è ancora in attesa di approvazione da parte delle Autorità regolamentari per poter operare come commerciante di futures, il che consentirebbe di offrire prodotti direttamente agli investitori.
Questo il comunicato ufficiale della società: "Inizialmente, i future BIT saranno disponibili per il trading tramite diversi intermediari broker leader, inclusi i broker al dettaglio EdgeClear, Ironbeam, NinjaTrader, Optimus Futures, Stage 5 e Tradobate e le società di compensazione ABN AMRO, ADMIS, Advantage Futures, ED&F Man, Ironbeam e Wedbush. Coinbase è in attesa di approvazione normativa per la propria licenza di commerciante di commissioni future (FCM) in modo da poter offrire contratti future con margini direttamente ai nostri clienti".
Con 1/100 della dimensione di un Bitcoin è richiesto meno capitale iniziale rispetto ai tradizionali prodotti futures e, secondo la società, ciò crea una reale opportunità per una significativa espansione della partecipazione al dettaglio nei mercati dei futures crittografici regolamentati negli Stati Uniti.
L'iniziativa della compagnia guidata da Brian Amstrong arriva in un momento in cui Bitcoin è precipitato di valore. Dai massimi storici di novembre 2021 a 68.990 dollari, la moneta virtuale è arrivata a poco più di 21.000 dollari attuali. Negli ultimi giorni si è rialzata, dopo che il sell-off l'aveva spinta fino a sotto 18.000 dollari, allorché il principale prestatore di criptovalute Celsius ha bloccato prelievi e trasferimenti di conti per i propri clienti.
Coinbase: i suoi bond sono "junk"
Intanto l'agenzia di rating americana Moody's ha tagliato questa settimana il giudizio sulle obbligazioni senior garantite di Coinbase, portando il merito creditizio da Ba1 a Ba2. Il debito Corporate Family Rating di Coinbase è stato declassato da Ba3 a Ba2. Adesso il debito dell'azienda si trova nell'area junk bond, così considerato quando il livello di rating è pari o inferiore a Ba1.
Moody's ha giustificato il downgrade con ricavi e cash flow più deboli della società, per effetto dei forti cali dei prezzi delle criptovalute degli ultimi mesi e della riduzione dell'attività di trading da parte dei clienti. L'agenzia americana ha precisato che Coinbase ha 2 miliardi di dollari di emissioni senior garantite con scadenza nel 2028 e nel 2031 e ha posto le valutazioni in revisione per ulteriori downgrade.
La società sta attraversando un momento di grande difficoltà. Pochi giorni fa ha comunicato l'intenzione di licenziare 1.100 lavoratori, per tagliare i costi dell'azienda, visto il calo dei ricavi in termini di commissioni. Ciò nonostante, per Moody's la redditività dell'azienda è messa in discussione. Le azioni in Borsa ne hanno risentito. Dall'inizio dell'anno, infatti, il titolo Coinbase ha perso circa tre quarti del suo valore di mercato e ora ha una capitalizzazione di 13,23 miliardi di dollari.