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Morgan Stanley ha annunciato l’intenzione di comprare per 13 miliardi di dollari il broker statunitense E*Trade;
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l’acquisto di E*Trade rappresenta l’affare più importante di una banca di investimenti dopo la crisi del 2008;
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Morgan Stanley intende rafforzarsi nel Wealth and Investment Management e nel canale retail.
Morgan Stanley si è posta l’obiettivo di diventare ancora più competitiva nell’ambito del wealth management, in modo da attenuare gli eventuali momenti negativi derivanti dagli investimenti e dalle attività di trading. I vertici della banca d’affari americana hanno così deciso di acquistare E*Trade, intermediario finanziario a stelle e strisce con oltre 5 milioni di conti attivi e con una movimentazione di circa 360 miliardi di dollari tra i clienti retail. Allo stato attuale Morgan Stanley detiene 3 milioni di clienti con attività per 2,7 trilioni di dollari.
M&A: il dettagli del deal con E*Trade
Con questa operazione di M&A la banca statunitense punta a rafforzare la sua presenza sul fronte dei clienti retail, con l'obiettivo di avere un’arma in più nel mercato delle commissioni, fonte di reddito garantito ma con margini sotto pressione. Proseguendo la strada che ne ha caratterizzato l'evoluzione del proprio piano di business nell'ultimo decennio, Morgan Stanley intende così continuare il bilanciamento del portafoglio delle proprie attività. Al momento la divisione Wealth and Investment Management rappresenta il 57% degli utili della società.
L’operazione costerà 13 miliardi di dollari, deal più importante siglato da una banca d’affari dopo la grande crisi economica che scoppiò nel 2008. Gli azionisti di E*Trade riceveranno 1,0432 azioni di Morgan Stanley per ogni titolo posseduto, ossia 58,74 dollari per azione degli ultimi anni. Il management della banca statunitense con sede a New York prevede di concludere l’affare entro la fine del quarto trimestre del 2020.
Morgan Stanley: il quadro tecnico e i livelli di trading
Analizziamo ora l’andamento delle azioni Morgan Stanley quotate al NYSE e osservando il grafico con un timeframe settimanale, dopo il crollo delle quotazioni avvenuto tra la metà del 2007 e la fine del 2008, Morgan Stanley ha vissuto un periodo di assestamento che è poi sfociato in una forte crescita dei corsi a partire dal 2013. Questo trend, di lungo periodo, è ancora in atto. A fine 2018 il titolo è arrivato sui massimi fatti registrare solo prima della crisi del 2008, per poi ritracciare fino al supporto offerto dal transito della media mobile a 200 settimane. Il sostegno offerto alle quotazioni dalla media ha permesso la ripresa della corsa in Borsa delle azioni Morgan Stanley e proprio ora a Wall Street i titoli della banca d'affari statunitense si trovano sui massimi degli ultimi due anni. Vediamo dunque quali possono essere i livelli chiave sul grafico settimanale e le strategie long e short che si possono impostare in un'ottica di trading.
Long:
Ingresso: breakout area 57,57 dollari
Stop loss: appena al di sotto di 51,88 dollari
1° Target price: area 59,38 dollari 2° target: trailing profit.
Short:
Ingresso: breakout area 51,88 dollari
Stop loss: appena al di sopra di area 57,57 dollari
1° Target price: area 48,67 dollari 2° target: area 39,69 dollari.
Sul grafico giornaliero ci troviamo all’interno di un forte trend al rialzo iniziato ad agosto dello scorso anno. Anche in questo caso vediamo quali possono essere i possibili ingressi per la propria attività di trading:
Long:
Ingresso: breakout area 56,65 dollari
Stop loss: appena al di sotto di 54,94 dollari
1° Target price: area 57,57 dollari 2° target: 59,38 dollari.
Short:
Ingresso: breakout area 51,88 dollari
Stop loss: appena al di sopra di area 56,65 dollari
1° Target price: area 50,46 dollari 2° target: area 47,44 dollari.