Nelle scorse ore Banca Intesa Sanpaolo ha lanciato una OPS su UBI Banca, mossa che punta a consolidare il businnes della banca in Italia e a preparare le basi per uno sviluppo a livello internazionale. (SCOPRI qui Che cos'è una OPS) La mossa del CEO Carlo Messina è piaciuta al mercato, che ha premiato entrambe le banche con dei significativi rialzi in borsa.
Comprare le azioni di Banca Intesa Sanpaolo è un buon investimento?
La domanda che però ci siamo posti in questo podcast è se Banca Intesa Sanpaolo rappresenta un buon investimento per il lungo termine. Siamo partiti analizzando quello che è il rendimento da dividendo del titolo: a questi prezzi, diventando azionisti, si ottiene un ottimo 7,38% annuo, a prescindere dall'andamento del titolo. Un rendimento decisamente alto se paragonato ai tassi di interesse attuali che rasentano lo zero.
E' vero, il dividendo è molto interessante, ma quali sono le probabilità che anche il valore del titolo salga nel tempo? A mio avviso sono alte. Con un rapporto p/e appena sotto il 10, le azioni Intesa sono a mio avviso sottovalutate.
A sostegno di questa tesi c'è la visione di Warren Buffett, il più famoso investitore al mondo, che già da diversi mesi sta incrementando le sue posizioni sul settore bancario. Come è possibile vedere nel suo portfolio azionario, disponibile nella pagina dedicata a Buffett del Guru Monitor, sono molto ed in crescita le partecipazioni in banche tra cui JPMorgan Chase e Bank of America.
Le azioni Banca Intesa Sanpaolo: studio del grafico, analisi tecnica e previsione del prezzo
Dall'estate del 2018 i prezzi di Borsa del titolo Banca Intesa Sanpaolo si sono mossi in un range compreso tra 1,80 euro per azione e 2,37 euro. Una fascia di lateralità che, molto probabilmente è coincisa con un periodo di accumulazione del titolo. Questo lo si capisce anche dai volumi di scambio, che in tutto questo periodo sono stati tendenzialmente in crescita. Rotto al rialzo il livello di 2,37 euro per azione, livello particolamente importante dato che corrispondeva a delle importanti resistenze risalenti sia ai mesi scorsi, ma anche al periodo maggio/luglio del 2018, c'è spazio al rialzo fino al livello di 3 euro per azione. Questo livello corrisponde al ribasso che il titolo segnò nel maggio 2018 appunto, quando venne staccato un importante dividendo, che causò un ribasso sul titolo.
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