Il prossimo trimestre che inizia da domani potrà dare degli spunti interessanti agli investitori del titolo Tesla. Il produttore di auto elettriche a breve consegnerà il rapporto sulle vendite degli ultimi 3 mesi e l'attesa si fa rovente, in considerazione dei recenti problemi avuti sui richiami in Cina.
Le sedute dell'ultimo mese e mezzo a Wall Street hanno rilanciato le quotazioni delle azioni di Palo Alto, riproiettandole verso 680 dollari, con un rialzo di circa 100 dollari. Le preoccupazioni degli operatori si sono attenuate un pò in tutto il comparto tecnologico grazie alla diminuzione dei rendimenti dei Bond americani a 10 anni e la compagnia guidata da Elon Musk non ha fatto eccezione.
Adesso vi è da capire se il trend potrà proseguire verso la caccia ai massimi storici a 900 dollari, oppure se questa finestra temporale abbia segnato solamente un ritracciamento di breve di un'inversione di trend. A 780 dollari si trova un ostacolo resistenziale notevole, che offrirà qualche input in più riguardo il percorso del titolo.
Tesla: nel trimestre almeno 200mila consegne
A questo proposito i dati sulle consegne del secondo trimestre saranno estremamente importanti. Le attese vertono verso 201 mila veicoli immatricolati, ma alcuni analisti pensano che i risultati finali potrebbero battere le previsioni.
Ad esempio Dan Ives di Wedbush ritiene che la forte domanda in Europa e in Cina potrebbe riservare delle sorprese, senza sbilanciarsi troppo sui numeri. Mentre l'analista di Credit Suisse, Dan Levy, stima tra 205 e 210 mila le auto vendute, grazie al boom che si sarà registrato nel mese di giugno, solitamente molto proficuo per Tesla.
Secondo l'esperto, molto dipenderà dal mercato cinese, che in questo momento per la casa automobilistica rappresenta un pò un'incognita. Ad ogni modo la previsione sarebbe rispettata se in questo mese fossero consegnate almeno 115 mila veicoli. Di parere diverso invece sembra essere Gordon Johnson, analista di GLJ Ltd., il quale è convinto che il numero di auto immatricolate non supererà la soglia di 193 mila.
Ricordiamo che nel primo trimestre 2021, Tesla ha venduto circa 185 mila veicoli, una cifra superiore di quasi 100 mila unità rispetto allo stesso periodo del 2020. Inoltre, nell'ultimo quarto dell'anno scorso le vendite sono state di 181 mila auto; questo significa che, se dovesse essere rispettato il target di 200 mila per questo trimestre, si confermerebbe un trend di crescita che sarebbe molto apprezzato dal mercato.
Azioni Tesla: il parere degli analisti
In base a tali previsioni, la posizione degli esperti sul titolo Tesla diverge in maniera significativa. Ives valuta le azioni a 1.000 dollari dai 680 dollari attuali, Levy invece è più contenuto e fissa in 800 dollari il suo prezzo obiettivo. Johnson viceversa è molto più pessimista e prevede nel medio-lungo periodo un crollo delle azioni fino a 67 dollari.
Tali valutazioni sono ovviamente condizionate da quante auto la compagnia californiana è in grado di produrre e di distribuire, ma all'orizzonte vi sono almeno 3 zone d'ombra che non bisogna sottovalutare: le pressioni della Cina, la carenza dei semiconduttori e la concorrenza sul mercato.
A tal proposito, gli analisti di UBS ribadiscono la convinzione che Tesla rimarrà leader assoluto sul mercato, ma i fattori citati preoccupano non poco. La dimostrazione deriva dal fatto che lo slancio della domanda in territorio cinese sta rallentando, mentre i marchi nazionali come NIO e Xpeng stanno avanzando pericolosamente. Per questa ragione, gli esperti della banca d'affari svizzera hanno tagliato del 10% il loro prezzo obiettivo per le azioni Tesla, ovvero da 730 a 660 dollari.