Facebook è la quinta società statunitense ad avere una capitalizzazione di mercato superiore ai 1.000 miliardi di dollari. Il colosso USA si unisce quindi alle altre 4 big tech sopra a tale soglia: Apple, Microsoft, Amazon e la società madre di Google, Alphabet.
A spingere le quotazioni del social network più famoso al mondo, è stata la notizia relativa alla sentenza favorevole che ha rigettato le denunce della Federal Trade Commission (FTC) e dai procuratori generali di 48 Stati e territori degli Stati Uniti che accusavano la società guidata da Mark Zuckerberg un abuso di posizione dominante.
Ricordiamo che la società ottiene quasi tutte le sue entrate dal business advertising con le pubblicità personalizzate che vengono mostrate agli utenti dei social network Facebook e Instagram. L'azienda è tuttavia esposta anche su altri settori in via di sviluppo, soprattutto sulle nuove tecnologie hardware: Facebook sta costruendo prodotti come il dispositivo di video-chiamata Portal, i visori per la realtà virtuale Oculus e gli occhiali intelligenti che dovrebbero essere rilasciati entro fine 2021.
Tuttavia, secondo alcuni analisti il peggio potrebbe non essere ancora arrivato, dal momento che il Congresso USA potrebbe riformare le leggi antitrust per le compagnie tecnologiche statunitensi dopo che il presidente Joe Biden ha nominato all’antitrust Lina Khan, personalità da sempre critica verso la posizione dominante delle società tecnologiche (clicca qui per approfondire).
Azioni Facebook: analisi tecnica e strategie operative
Il quadro tecnico di Facebook appare costruttivo nel medio-lungo termine. I corsi dai minimi di marzo hanno dato vita ad una tendenza rialzista, come evidenziato dal pattern di massimi e minimi crescenti – tuttora in corso – visibile sul grafico giornaliero.
La struttura tecnica favorisce quindi l’implementazione di strategie long in linea con il trend dominante. In tal senso, le principali aree da monitorare dalle quale impostare gli ordini in acquisto sono due: il livello statico a 340 dollari (dove transita inoltre la media mobile a 10 giorni) e quello di natura dinamica espresso dalla trendline che conta i minimi registrati a marzo con quelli di maggio, ora transitante a 330 dollari.
Visto il recente eccesso rialzista, in caso di ritracciamento segnali di forza in prossimità di questi livelli potrebbero essere sfruttati in ottica rialzista con target identificabile in prossimità del livello tondo e psicologico dei 360 dollari per azione. La positività verrebbe meno con una violazione del livello dinamico precedentemente menzionato, mossa che potrebbe portare le quotazioni al test dell’area di concentrazione di domanda a 304 dollari.