La stagione degli M&A sta per entrare nel vivo riguardo il settore bancario italiano. La pandemia ha posto le condizioni per le aggregazioni delle aziende di credito, le quali devono fare i conti con le scorie lasciate da un anno e mezzo di un virus ancora duro a mollare la presa.
I gruppi bancari hanno bisogno di creare delle sinergie di costo e di aumentare la redditività, da un lato per colmare le perdite derivanti dai crediti in sofferenza e dall'altro per compensare la ridotta marginazione dovuta ai bassi tassi d'interesse.
I movimenti a Piazza Affari sono tanti e coinvolgono colossi come UniCredit, Banca Monte dei Paschi di Siena e Banco BPM, oltre che istituti minori come BPER, Banca Popolare di Sondrio e Carige. Prima della fine dell'anno il mercato si attende una o più combinazioni che siano utili per i vari player. Intanto il FTSE Mib ha raggiunto negli ultimi tempi il record storico portandosi a ridosso dei 26.000 punti, trascinato proprio dal settore bancario.
Deutsche Bank: 4 gestori patrimoniali su cui puntare
In questo contesto sarà bene individuare quali saranno gli attori in gioco che otterrano maggiori vantaggi dal risiko bancario. Esercizio non del tutto agevole in quanto sono molteplici i fattori attuali e prospettici che andrebbero considerati. Un'analisi di Deutsche Bank, però, vede nel risparmio gestito i principali vincitori che alla fine usciranno fuori.
Questo perché tendenzialmente le fusioni e acquisizioni delle banche porteranno giocoforza alla chiusura degli sportelli, aprendo la strada a coloro che esercitano sul campo la consulenza diretta al cliente. Quindi, gestori come Azimut, Banca Mediolanum, Banca Generali e FinecoBank cresceranno sul mercato almeno del 2% in più rispetto alla già sostenuta crescita degli ultimi anni.
Secondo la banca tedesca, a giocare a favore delle 4 finanziarie è la necessità da parte del risparmiatore di una maggiore consapevolezza negli investimenti, in un quadro generale dove i prodotti finanziari sono sempre più numerosi e complessi, mentre i rendimenti dei vari assets sono in costante calo.
Ogni consulente finanziario, a tal proposito, può offrire un servizio maggiormente di qualità per il semplice fatto che in media si trova a gestire 200 clienti, contro i 1.000-2.000 gestiti dalle banche tradizionali. La concorrenza tra i vari gestori inoltre si farà sentire meno, perché ognuno opera con modelli di business e strategie operative molto diversi. Vediamo quindi nello specifico quali sono le previsioni da parte di Deutsche Bank sui 4 gruppi finanziari e sui loro titoli quotati in Borsa.
Azimut Holding
Gli analisti della banca d'affari prevedono che il gruppo guidato da Pietro Giuliani aumenti la solidità della sua struttura finanziaria, grazie a una riduzione del 40% dell'indebitamento lordo da qui alla fine del primo semestre del 2022. La chiave di volta sarà rappresentata dall'espansione dell'azienda negli Stati Uniti, in cui il mercato è in crescita da parecchio tempo.
Le azioni in Borsa inoltre quotano a uno sconto del 40%, se si fa il raffronto con i multipli dei concorrenti. Infatti, attualmente il Price/Earning di Azimut è di 8 volte per il 2022 e di 7 volte con riferimento al 2023, a fronte di valori rispettivamente di 15 e 14 volte della media settoriale. Per queste ragioni, Deutsche Bank alza il suo target price sulle azioni Azimut da 18 a 30,1 euro.
Banca Mediolanum
Il punto di forza dell'istituto fondato da Ennio Doris consiste nella capacità di avere un approccio multicanale che favorisce la distribuzione dei prodotti di finanziamento. Attualmente la banca può contare su un patrimonio medio per cliente di 63 mila euro.
L'obiettivo di prezzo delle azioni Mediolanum è di 11,20 euro dai 7,7 precedenti, con un potenziale di rialzo rispetto ai prezzi attuali di ben oltre il 30%. Bisogna inoltre ricordare che l'azienda distribuisce un super dividendo che rende oltre il 9%.
Banca Generali
A giudizio dell'istituto tedesco, Banca Generali potrà contare sul grande posizionamento che ha sul mercato, su cui non teme concorrenza. Inoltre presenta un rendimento del capitale superiore alla media del settore, collocandosi intorno al 9% atteso nel secondo semestre del 2021. Il target price sul titolo è di 40,5 euro, ossia di un +15% rispetto ai prezzi attuali.
FinecoBank
La capacità di Piazza Durante di attrarre la clientela di massa farà la differenza ancora una volta. Fineco però non è solo questo, dal momento che il 43% dei correntisti detiene un patrimonio superiore ai 500 mila euro.
La banca inoltre si avvale di una piattaforma tecnologica d'avanguardia, il che rende più agevole l'operatività della consulenza. Per Deutsche Bank, le azioni in Borsa hanno un potenziale di rialzo ancora dell'8%, quindi l'obiettivo di prezzo è di 15,5 euro.