FinecoBank S.p.A. è oggi la più grande FinTech europea nel settore bancario, potendo contare su un modello di banca diretta multicanale che offre servizi di banking, credit, investimento e trading. Dispone di una rete di consulenti finanziari in Italia all'avanguardia, gestendo oltre 2.500 personal financial advisor e un patrimonio di circa 70 miliardi di euro.
È inoltre uno dei più importanti istituti di credito del settore del Private Banking in Italia, nonché banca leader nel brokeraggio in Europa. Dal 2 luglio del 2014 FinecoBank è quotata in Borsa e fa parte del principale listino di Piazza Affari, il FTSE Mib.
FinecoBank: origini e sviluppi
Fineco è nata nel 1982 sotto il nome di GI-FIN S.r.l. Nel 1983 si è trasformata in Novara ICQ S.p.A. dopo aver incorporato l'Istituto per le Cessioni del Quinto S.p.A., ed è entrata a far parte del gruppo Banca Popolare di Novara. 13 anni più tardi la società è stata ceduta al Banco Popolare di Brescia ed è diventata ICQ Banca Cisalpina S.p.A.
Nel 1999 si è inserita nel gruppo Bipop Carire cambiando ancora denominazione in Fineco Banca ICQ S.p.A. Quello è l'anno in cui è iniziata l'attività di trading online in Italia per la clientela retail. Subito dopo, con il primo conto corrente online, Fineco è divenuta una banca a tutti gli effetti. Questo ha rappresentato il primo passo per aggiungere tutta una serie di servizi caratteristici di una banca, ossia carte di credito, assegni, ricariche telefoniche, accredito di stipendi e pensioni, pagamenti bollettini, ecc.
Il numero di clienti è cominciato a crescere a ritmo sostenuto e nel 2002 l'istituto è diventato FinecoBank facendo parte di FinecoGroup S.p.A. ed entrando nel gruppo di Capitalia S.p.A.
FinecoBank: entrata e uscita dal gruppo UniCredit
Nel 2008 è avvenuta la fusione tra UniCredit e Capitalia, quindi FinecoBank è entrata nella scuderia della seconda banca italiana. L'attività bancaria e del trading online si sono sviluppati sempre di più, così nel 2017 la banca ha deciso di allargarsi fuori confine, aprendo un conto ai residenti del Regno Unito. L'anno successivo invece è stata creata Fineco Asset Management, che è una società con sede in Irlanda che si occupa della gestione dei Fondi di Fondi.
Nel 2014 FinecoBank ha lanciato l'IPO per effettuare lo sbarco a Piazza Affari. L'offerta ha avuto una grande richiesta e il prezzo delle azioni è stato fissato a 3,7 euro. Grazie agli ottimi risultati di gestione conseguiti, nel 2016 è entrata di diritto nell'indice FTSE Mib, mentre nel 2017 ha iniziato a far parte dello Stoxx Europe 600.
Nel 2019 UniCredit, che aveva il controllo di FinecoBank con il 35% delle azioni, ha prima cedutol 17% del pacchetto, andando in minoranza, successivamente ha deciso di vendere il resto delle azioni uscendo definitivamente dal capitale.
Oggi Fineco quindi è una banca del tutto indipendente con una capitalizzazione di oltre 8 miliardi di euro. Di fatto si può dire che sia una public company. La quota più grande è detenuta da BlackRock con l'8,8%, seguita da Capital Group con circa il 5% e Invesco che ha il 3,3% delle azioni. Altri azionisti, seppur di spicco, posseggono quote esigue e tra di esse possiamo ricordare: assicuratori come Zurich, Assicurazioni Generali e Axa, case di gestione come Fidelity, AllianceBernstein, Janus Henderson, Pictet, Nordea e J.P. Morgan Asset Management, e anche grandi fondi pensione come quello del colosso siderurgico americano U.S. Steel Corporation.
FinecoBank: una banca all'avanguardia
Nonostante la crisi determinata dal Covid-19, FinecoBank è l'unica banca italiana ad aver ottenuto una performance positiva in Borsa nel 2020 (oltre il 20%), portando i guadagni nell'ultimo quinquennio a superare l'80%. Questo grazie a una raccolta su base annuale raddoppiata e a un numero di clienti che oggi ha raggiunto la cifra di 1,37 milioni.
Una classifica stilata dall'agenzia di D-Rating la posiziona tra le prime 18 banche europee con la migliore piattaforma digitale. La graduatoria si basa su oltre 500 indicatori che misurano la facilità di comunicazione con i clienti, la molteplicità dei canali di contatto, le caratteristiche dell’offerta digitale e la facilità di accesso ai prodotti.