Il settore tecnologico durante tutto il 2020 è cresciuto in maniera inaspettata, sospinto dalla pandemia che ha favorito lo smart working, l'e-commerce e l'intrattenimento online. Società come Amazon, Netflix, Zoom, ecc. sono stati portatori di un rally inarrestabile nei mercati azionari a cui gran parte dei piccoli e grandi investitori ha voluto prendere parte.
Nel 2021 alcune cose cominciano a cambiare. Per esempio le Authority di tutto il Mondo hanno sferrato un attacco spietato contro il monopolio delle Big Tech e anche il cambio di guardia alla Casa Bianca sembra non voler fare passi indietro in questa direzione.
Di contro però l'arrivo di Joe Biden apporta aria nuova in tema di transizione energetica, per cui nel campo delle auto elettriche società come Tesla potrebbero essere particolarmente avvantaggiate. Vediamo quindi quali sono le sfide principali che le Big Tech dovranno affrontare nell'anno che è appena iniziato.
Le azioni antitrust delle Autorità
Questa forse è la principale preoccupazione per le società tecnologiche. Nell'ultimo scorcio del suo mandato Donald Trump ha lasciato il segno. In serie il Dipartimento di Giustizia USA, la Commissione Federale per il Commercio e l'Avvocatura Generale dello Stato hanno intrapreso 5 azioni legali contro Google e Facebook per esercizio di potere dominante e pratica di concorrenza sleale.
Il muro contro muro potrebbe anche proseguire con Joe Biden, viste le pressioni da parte dei Democratici al Congresso che incalzano per altre restrizioni. Il problema non è soltanto che la nuova Amministrazione vada avanti con le cause, ma che il Congresso approvi una legislazione mirata a rafforzare le misure antitrust vigenti.
Mantenere gli stessi livelli del 2020
La pandemia ha impresso un cambiamento epocale nelle abitudini dei consumatori. L'e-commerce è cresciuto del 50% nel 2020 e la gente probabilmente continuerà a comprare online con lo stesso ritmo anche quest'anno. Sebbene i vaccini anti-Covid si presume riescano a debellare il virus e a far tornare le persone negli uffici, tante aziende si sono organizzate per ridurre il personale in azienda e per attuare in via definitiva lo smart working.
Questo significa che società come Zoom Video Communications che hanno spopolato e, in virtù di questo, hanno ottenuto utili strepitosi nel 2021, saranno chiamate a sfide importanti per mantenere alto lo standard. Da qui una corsa agli investimenti e all'innovazione per affrontare una concorrenza che si fa ancora più agguerrita.
Mercato auto elettriche sempre più affollato
Nel corso del 2020 Tesla ha operato indisturbata sul mercato delle auto elettriche. Sebbene molte aziende sono entrate nel settore, nessuna è per ora in grado di imitarne la tecnologia. Questo vantaggio competitivo è stato supportato dai dati.
La società guidata da Elon Musk ha mancato per un soffio l'obiettivo di vendere 500 mila auto l'anno scorso e nell'ultimo trimestre ha incrementato del 63% le immatricolazioni nello Stato della California. Per quest'anno le previsioni sono di aprire due nuovi stabilimenti di assemblaggio in USA e in Germania e di entrare nel mercato dei pick-up, che è molto redditizio.
Tuttavia altri colossi si stanno attrezzando per insidiare la leadership di Tesla e all'orizzonte incombe la minaccia di Apple, che entrerà dirompente nel settore allenadosi con Hyundai. Tutto il comparto dei veicoli elettrici comunque trarrà energia dai piani della nuova Amministrazione USA, la quale si è impegnata ad aggiungere 500 mila caricatori pubblici entro il 2030 ai 96 mila attualmente esistenti negli Stati Uniti.
La sicurezza informatica
Molti sistemi di sicurezza sono stati violati nell'anno appena passato attraverso attacchi ransomware, malware e virus di ogni specie. Su questo l'Amministrazione Biden intende investire fondi per migliorare un'infrastruttura obsoleta.
Le aziende informatiche devono adoperarsi quantomeno per praticare l'igiene di base per prevenire gli attacchi, ancor più nell'ottica di trasferire il lavoro da casa garantendo la più totale sicurezza nell'operatività dei dipendenti.
La sfida per la supremazia tecnologica
Donald Trump ha messo all'angolo molte Big Tech cinesi come Huawei, in quanto reputati un pericolo per la sicurezza del Paese. Con ogni probabilità Joe Biden non annullerà gran parte del lavoro svolto dal suo predecessore, anzi. Soprattutto riguardo i colossi cinesi delle telecomunicazioni e dei chip, il 77enne della Pennsylvania sarebbe intenzionato a mantenere lo status quo.
Diverso invece è il discorso per piattaforme come TikTok e WeChat, che sono stati messi a bando e le cui cause sono passate al vaglio dei Tribunali. In questo caso il nuovo inquilino alla Casa Bianca potrebbe lasciare che la Giustizia faccia il suo corso senza essere troppo invadente. Di certo in gioco c'è la supremazia sulla tecnologia di quinta generazione su cui gli americani investiranno molto per competere con il gigante cinese Huawei.