Il Bitcoin arretra ancora di posizione e scende sotto quota 35.000 dollari. Dal record storico di 42 mila dollari raggiunto l'8 gennaio di quest'anno, la criptovaluta ha preso circa il 20% del suo valore. Lo spettro di una bolla pronta a scoppiare comincia a farsi vivo nella mente degli investitori, soprattutto di quelli che sono entrati a mercato ai massimi di prezzo.
Eppure il più grande gestore patrimoniale del mondo, BlackRock, ha fatto sapere che la moneta digitale sarà utilizzata per due suoi fondi d'investimento: BlackRock Strategic Income Opportunities e BlackRock Global Allocation Fund Inc.
Lo strumento adoperato sarà quello dei future su Bitcoin con regolamento in contanti, quindi senza consegna del sottostante alla scadenza. I contratti saranno negoziati sul mercato delle materie prime registrate presso la Commodity Futures Trading Commissions.
Era da tempo che la società d'investimento aveva in programma di entrare nel mercato delle monete digitali, come dimostrano le dichiarazioni del suo Amministratore Delegato, Larry Fink, che a dicembre 2020 aveva incoronato il Bitcoin come una valuta che potrebbe evolversi in un mercato globale. In maniera positiva si era espresso anche Rick Rieder, Chief Investment Officer di BlackRock, che aveva aggiunto che Bitcoin farà parte degli assets degli investitori ancora per un lungo periodo.
Investimenti: Bitcoin e Tesla due possibili bolle?
Potrà la mossa di BlackRock distogliere dalla mente di analisti e investitori il sospetto che siamo di fronte a una bolla? Nic Carter, socio accomandatario di Castle Island Ventures, società di venture capital focalizzata sulle blockchain, ritiene che la presa di posizione della società americana rafforzi la tesi che il mercato delle criptovalute si stia sempre più istituzionalizzando.
Molti analisti però hanno una posizione ancora molto guardinga nei confronti del Bitcoin ed alcuni accostano l'andamento della valuta digitale a quello di Tesla. Un sondaggio condotto da Deutsche Bank su 627 professionisti ha espresso delle risultanze inquietanti: l'89% ha dichiarato che alcuni asset, tra cui proprio quelli su citati, si trovano dentro una bolla che prima o poi esploderà.
Gli strategist di J.P. Morgan tracciano una sorta di linea Maginot a 40.000 dollari per le quotazioni del Bitcoin. Se la criptovaluta raggiungerà nuovamente tale soglia in breve tempo allora ancora ci sarà spazio di salita, in caso contrario è da aspettarsi un tonfo fragoroso.
Su Tesla l'allarme viene lanciato da Rob Arnott, fondatore e CEO di Research Affiliates, leader globale di asset allocation. Secondo l'esperto, la società guidata da Elon Musk ha attirato un trading azionario maggiore di quello di tutta l'industria automobilistica tradizionale e questo è il principale segnale che in corso ci possa essere una bolla.
Tesla: nel quarto trimestre boom immatricolazioni in California
Le attenzioni sul produttore di auto elettriche sono comunque molto vive. Tesla continua a far parlare di sé quotidianamente, anche perché i dati che ogni giorno vengono resi pubblici sull'attività sono confortanti.
Nell'ultimo trimestre del 2020 ad esempio, il gruppo ha aumentato del 63% le vendite in California rispetto al 2019. In termini numerici questo significa che le immatricolazioni sono salite da un minimo di 16.200 nel terzo trimestre a 22.117 nel quarto.
Tutto questo è avvenuto grazie al successo del veicolo Model Y che ha superato quello della Tesla Model 3. Il dato è estremamente importante in quanto il mercato californiano rappresenta per la casa automobilistica il più grande degli Stati Uniti.
Il 27 gennaio si attende comunque la trimestrale e a Wall Street probabilmente aumenteranno i volumi delle contrattazioni relativamente al titolo dell'azienda guidata da Elon Musk. L'analista Dan Ives di Wedbush Securities, società di servizi finanziari e investimenti con sede a Los Angeles, ha alzato il suo prezzo obiettivo sulle azioni dell'azienda, nella convinzione che entro il 2022 verrà raggiunta la produzione di 1 milione di veicoli elettrici.