Dopo una partenza in leggero territorio positivo, tornano ad indebolirsi i mercati azionari del Vecchio Continente che pagano il dato proveniente dall'inflazione europea che si attesta sui nuovi massimi degli ultimi anni. In questo contesto a peggiorare il sentiment degli investitori anche le dichiarazioni arrivate dal Governatore della Banca centrale olandese, Klaas Knot, che realista l'ipotesi di due rialzi dei tassi di interesse nel 2022 da parte della BCE.
Le vendite colpiscono anche il nostro indice principale, con le quotazioni che cercano di tenere l'importante soglia psicologica dei 24.000 punti, sotto i quali il FTSE Mib potrebbe proseguire la nuova fase correttiva in direzione dei 23.700-23.750 punti e a seguire 23.500 punti.
Tra i titoli che fanno registrare una delle peggiori performance a Piazza Affari troviamo UniCredit (-6%), su cui non impatta la lettera inviata agli azionisti dalla società, riguardante sia l'esercizio del 2021 che gli obiettivi per i prossimi anni.
UniCredit: cosa è emerso dalla lettera agli investitori?
In uno dei passaggi presenti nella lettera agli azionisti, l'Amministratore Delegato, Andrea Orcel, ha sottolineato che l'obiettivo di UniCredit sarà crescere ad un ritmo più sostenuto fin dall'anno in corso per cercare di raggungere nel 2024 una redditività del capitale netto tangibile vicino al 10%.
In questo modo, l'istituto potrebbe sostenere nel periodo 2021-2024 una distribuzione degli utili per almeno 16 miliardi di euro. Inoltre riuscire ad arrivare a questo traguardo vorrà dire anche aver sostenuto la ripresa economica nell'area euro che ha dovuto fare i conti prima con la pandemia ed ora con il conflitto in Ucraina.
Anche per il Presidente di Unicredit, Pier Carlo Padoan, il piano messo in campo dall'istituto dovrà tirare fuori tutte le potenzialità presenti all'interno della banca, promuovendo la crescita a beneficio di tutti gli stakeholder.
Dopo aver confermato un 2021 chiuso oltre le attese, Padoan ha assicurato che il Consiglio di Amministrazione si impegnerà ad esercitare al meglio la propria funzione di supervisione. In questo contesto verranno messi in campo tutti i controlli necessari per assicurare la corretta responsabilità di tutte le azioni, nonchè il continuo rispetto della loro coerenza con i requisiti richiesti dalla BCE.
Azioni Unicredit: analisi tecnica e strategie operative
La forte fase correttiva innescatasi ad inizio 2022, con i prezzi che scambiavano sui 16 euro, ha spinto in poche settimane i prezzi delle azioni UniCredit sui minimi degli ultimi 12 mesi, in area 8 euro. Ad impattare negativamente sul titolo la sua presenza in Russia, anche se negli ultimi giorni l'istituto ha iniziato a valutare un'eventuale uscita dal Paese.
Nel breve periodo una continuazione del rimbalzo partito la scorsa ottava, si avrebbe solo con il superamento delle prime resistenze situate sui 10,45-10,50 euro, oltre i quali si avrebbero allunghi in direzione della soglia degli 11 euro e a seguire 11,50 euro. Per avere però un vero e proprio segnale di forza le quotazioni dovrebbero spingersi oltre i 12 euro.
Al contrario, una conferma sotto i 10 euro aumenterebbe le possibilità per il titolo di un ritorno sui primi supporti situati nei pressi dei 9 euro. Nel caso questa view dovesse realizzarsi, sarà importante la tenuta di tali livelli per evitare un test sui minimi di periodo posizionati sugli 8 euro.