Stasera a mercati chiusi riflettori puntati sulla trimestrale di GameStop. I risultati del rivenditore di videogiochi rivestono un'importanza particolare perché l'azienda potrebbe riportare il suo primo trimestre redditizio dal 4° trimestre fiscale 2020.
Gli analisti stimano profitti di 0,85 dollari per azione, con un fatturato che dovrebbe aggirarsi intorno ai 2,16 miliardi di dollari. Negli ultimi 4 rilasci trimestrali non vi è stata la conferenza stampa con i giornalisti, quindi non si hanno molte indicazioni al riguardo su ciò che bisognerà aspettarsi per i prossimi mesi. Qualche sprazzo si è avuto dalla lettera che il Presidente Ryan Cohen ha indirizzato a Bed Bath & Beyond nella qualità di investitore attivista, dove ha affermato di preferire il lavoro di esecuzione piuttosto che la vetrina.
Da quando Cohen è entrato prima a far parte del Consiglio di Amministrazione e poi nella veste di Presidente, GameStop ha investito per espandere l'offerta in vari business come quello dei computer e delle TV, cercando di digitalizzare l'attività nella speranza di tagliare definitivamente i conti con il passato. L'azienda ha annunciato anche l'entrata nel mondo degli NFT, istituendo un fondo fino a 100 milioni di dollari destinato agli sviluppatori di giochi che decideranno di utilizzarlo.
Le azioni in Borsa hanno vissuto il periodo del grande boom dovuto allo short squeeze a cavallo tra la fine del 2020 e l'inizio del 2021. Ma poi lentamente si sono eclissate e hanno perso circa il 58% negli ultimi 12 mesi, con un calo del 41% solo quest'anno.
GameStop: per gli analisti non esiste una strategia
Gli analisti comunque non sembra credano molto nell'azienda. Michael Pachter di Wedbush ha affermato che la società non ha un piano vero e proprio per cambiare le cose nella sostanza. Non vi è una guida, né una rivelazione strategica significativa, ma si sa solo che farà uso di blockchain e di token non fungibili, con qualche riferimento al metaverso, aggiunge l'esperto.
Anche l'ex direttore di GameStop, Reggie Fils-Aime, è andato giù pesante sull'azienda, accusandola di non avere una strategia articolata, e ironizzando sul fatto che la gestione dica che non vi è una strategia per fare in modo che qualcuno non la rubi.
Una cosa che per Fils-Aime è assolutamente inaccettabile. Secondo l'ex Presidente di Nintendo of America, non è possibile non articolare il business perché comunque un'azienda ha bisogno di comunicare con i suoi fornitori, i suoi dipendenti e i suoi azionisti.