Azioni Tim: torna il dividendo con ok Cassazione, cosa fare in Borsa? | Investire.biz

Azioni Tim: torna il dividendo con ok Cassazione, cosa fare in Borsa?

22 dic 2025 - 09:00

E' stata una settimana positiva per le azioni Tim che, con un guadagno del 2%, si sono portate in area 0,5 euro. Scopriamo i prossimi target oltre questi livelli

Le rinnovate tensioni geopolitiche tra Iran e Israele impattano negativamente sui mercati azionari europei, con i principali indici di Borsa del Vecchio Continente che aprono le contrattazioni in leggero territorio negativo. In un contesto che vede proseguire la corsa di oro e argento, a Wall Street invece i future scambiano in territorio rialzista.

Guardando alla Bora italiana, il FTSE Mib inaugura la nuova settimana nei pressi dei 44.700 punti. Con un'impostazione primaria al rialzo le attese sull'indice italiano sono per un test sui massimi degli ultimi 18 anni situati sulla soglia dei 45 mila punti.

Nel caso in cui queste aree dovessero essere messe alle spalle, si avrebbe un rafforzamento del quadro grafico con prossimi obiettivi i 45.500-45.600 punti e a seguire i 46 mila punti. Al contrario segnali di debolezza si avrebbero solo con la violazione dei forti supporti situati sui 42 mila punti.

A Piazza Affari tra i titoli da seguire nelle prossime c'è indubbiamente Tim, sostenuta dal newsflow giunto dalla Cassazione e dall'annuncio della conversione delle azioni risparmio in ordinarie. Andiamo a leggere tutte le novità al riguardo.

 

 

Tim: il Governo deve pagare 1 miliardo di euro

Nella serata di sabato Tim ha comunicato che la Corte di Cassazione ha confermato la restituzione del canone concessorio preteso per il 1998. La decisione chiude un contenzioso che andava avanti da oltre 25 anni. La vicenda risale infatti al 1998, l’anno successivo alla liberalizzazione del settore, quando la Finanziaria per l’anno successivo stabilì il pagamento del contributo obbligatorio agli operatori di Tlc calcolato in base al fatturato, in sostituzione del canone di concessione ormai inapplicabile. Al gruppo furono chiesti 528,7 milioni di euro, di cui 385,9 milioni relativi a Telecom Italia e 142,8 milioni all’ex Telecom Italia Mobile.

La Corte di Cassazione ha rigettato il ricorso che era stato presentato dalla presidenza del Consiglio dei Ministri, confermando in via definitiva la decisione della Corte d'Appello di Roma dell'aprile 2024 che prevedeva la restituzione del canone da oltre 500 milioni di euro e il rimborso della rivalutazione e degli interessi maturati. Ai valori odierni, il valore riconosciuto a Telecom Italia è di poco superiore a un miliardo di euro.

Sulla vicenda era intervenuta in più occasioni la Corte di Giustizia dell’Unione Europea, segnalando il contrasto tra la Direttiva sulla liberalizzazione del mercato delle telecomunicazioni e le norme nazionali, che avevano prorogato per il 1998 l’obbligo di pagamento del canone a carico dei concessionari di settore.

Ma le notizie su Tim non finiscono qui. Il Cda di ieri sera ha infatti deliberato di sottoporre all'assemblea dei soci, convocata per il prossimo 28 gennaio, una proposta di convertire le azioni di risparmio in azioni ordinarie e la contestuale riduzione del capitale sociale a 6 miliardi di euro.

L'obiettivo da parte dell'azienda è sia quello di razionalizzare la struttura del capitale, semplificando la governance della società, ma anche incrementare le liquidità e ampliare il flottante delle azioni ordinarie.

Nel dettaglio viene offerto ai possessori di azioni di risparmio la facoltà di convertire le azioni di risparmio detenute in azioni ordinarie Telecom Italia, sulla base di un rapporto di conversione pari a 1 azione ordinaria per ciascuna azione di risparmio detenuta, più un conguaglio in denaro pari a complessivi Euro 0,12 per azione di risparmio.

Inoltre la conversione obbligatoria delle azioni di risparmio eventualmente in circolazione al termine del periodo per l’esercizio della conversione facoltativa in azioni ordinarie Telecom Italia, sulla base di un rapporto di conversione pari a 1 azione ordinaria per ciascuna azione di risparmio, più un conguaglio in denaro pari a complessivi Euro 0,04 per azione di risparmio.

 

 

Azioni Tim: analisi tecnica e strategie operative

Andiamo ora a scoprire le attese sulle azioni Tim nel breve e medio periodo. È stata una settimana positiva quella passata per il titolo Tim che, con un guadagno del 2%, ha chiuso le contrattazioni in area 0,50 euro, che rappresentano i massimi dell'ultimo mese.

Con un'impostazione che su tutti i time frame rimane confermata al rialzo, le attese sono per una continuazione del trend prima in direzione degli 0,518-0,52 euro, dove transita l'indicatore giornaliero del Supertrend, e successivamente i massimi degli ultimi anni situati a 0,5324 euro.

Nel caso in cui tali aree dovessero essere messe alle spalle, si avrebbe un ulteriore rafforzamento del trend primario, con prossimi obiettivi gli 0,55-0,56 euro, che rappresentano i top degli ultimi 5 anni.

Al contrario la perdita dei primi supporti di breve periodo situati a 0,48 euro, dovrebbe aprire le porte a una fase correttiva, con un primo obiettivo gli 0,475 euro e a seguire i minimi degli ultimi due mesi situati nei pressi degli 0,4675 euro.

La violazione di questi supporti andrebbe a indebolire la struttura grafica di medio termine, con possibili discese in direzione degli 0,46 euro e in seguito gli 0,454 euro. Nel caso in cui anche questi ultimi supporti dovessero cedere il passo alle vendite, le azioni dovrebbero proseguire il trend discendente verso gli 0,44 euro e successivamente sugli 0,425 euro, che rappresentano i minimi degli ultimi 3 mesi. 

Fondamentale diventerebbe la tenuta di questi ultimi sostegni per evitare al titolo di andare a mettere sotto pressione la media mobile di lungo periodo che transita in area 0,416-0,415 euro.

 

 

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