Come previsto dal calendario 2020 della BCE, oggi si è tenuto l’ultima riunione della Banca Centrale Europea. Come previsto da diversi analisti i tassi sono rimasti fermi ai minimi storici, mentre il PEPP è stato incrementato di 500 miliardi di euro arrivando a 1.850 miliardi.
La durata di questo programma è stata allungata fino a fine marzo 2022 ed è stata esteso il relativo piano di reinvestimento e rinnovo dei titoli accumulati con il programma fino a fine 2022. L’Eurotower ha previsto altre quattro aste TLTRO nel 2021, estendendo a fine giugno 2022 la finestra di tempo nella quale si applicano le condizioni più favorevoli.
Tra giugno e dicembre 2021 verranno eseguite altre tre operazioni. Fermo a 20 miliardi di euro al mese il programma di acquisto di titoli di Stato precedente al virus. Il focus degli investitori si è poi spostato sulle parole del Presidente dell’istituto centrale, Christine Lagarde. Ecco cosa è stato detto.
Riunione BCE 10 dicembre 2020: cosa ha detto Christine Lagarde
In conferenza stampa, il Presidente della BCE si è detta preoccupata per le performance dell’economia nel 4° trimestre del 2020 a causa della seconda ondata di Covid-19. Nel breve termine, Lagarde si attende un impatto della pandemia a breve termine particolarmente pronunciato, specie nel settore dei servizi.
L’istituto è comunque pronto a mettere in campo nuove misure nel caso in cui la situazione lo richiedesse. In particolare, il PEPP può essere ulteriormente ampliato anche se non è obbligatorio utilizzarlo completamente.
Sono anche state cambiate le previsioni sul PIL. Nello specifico, la Banca centrale si attende un Prodotto Interno Lordo dell’Eurozona a -7,3% nel 2020 (contro il -8% previsto a settembre), del +3,9% nel 2021 (+5% di settembre), mentre nel 2022 le attese sono migliorate al +4,2% (vs il +3,2% di settembre). Infine, le stime per il 2023 sono di un +2,1%.
Per il Presidente i rischi sulla crescita sono orientati verso il basso, anche se in misura inferiore rispetto a prima. Nel 4° trimestre 2020 l’istituto si attende una flessione del PIL al -2,2%, con la seconda ondata pandemica peggiore di quanto previsto.
Le attese per l’inflazione sono dello 0,2% (dallo 0,3% di settembre), invariate all’1% nel 2021, dell’1,1% nel 2022 (precedente 1,3%) e dell’1,4% nel 2023. Il cambio EUR/USD viene monitorato con molta attenzione e la BCE non ha discusso il tema dei dividendi bancari.
Secondo l'istituto l’immunità al Covid verrà raggiunta a fine 2021, con il settore dei servizi che il prossimo anno dovrebbe essere meno compromesso. Christine Lagarde ha invitato i Governi a coordinare la politica fiscale con quella monetaria, invitandoli ad introdurre il Next Generation EU nel più breve tempo possibile.
Riunione BCE 10 dicembre 2020: la reazione del mercato
Poco dopo la conclusione della conferenza stampa di Christine Lagarde, i principali indici di Borsa del Vecchio Continente veleggiano in territorio negativo. Il nostro FTSE MIB si attesta infatti a 21.792,52 punti, in calo dello 0,81% rispetto alla chiusura di ieri.
Stessa variazione percentuale anche per il DAX di Francoforte, con le quotazioni a 13.232,53 punti. In deciso rialzo il cambio EUR/USD, con i prezzi che fanno segnare un +0,47% a 1,21377. Performance positive anche per l’oro, che dopo la forte discesa di ieri è tornato a 1.849,35 dollari l’oncia (+0,53%).