Il DAX 30, acronimo per Deutsche Aktienindex 30, è il principale indice della Borsa di Francoforte e include i 30 titoli a maggior capitalizzazione delle società tedesche. A differenza di altri indici, a causa del numero ridotto dei suoi componenti il DAX 30 non rappresenta necessariamente l’economia tedesca. La composizione del listino rappresentano circa l’80% della capitalizzazione di mercato aggregata delle quotate nel mercato azionario della Germania. Il listino è calcolato in modalità prezzo e performance. La differenza sta nell’inclusione dei dividendi, che nel calcolo a performance vengono reinvestiti, mentre in quella a prezzo non vengono considerati. Di norma la revisione dei componenti dell’indice avviene con cadenza trimestrale, ma a seguito del caso Wirecard è stata introdotta una nuova regola che permette di cacciare dal DAX quelle aziende che presentino richiesta di insolvenza con un preavviso di soli due giorni di trading.
Indice DAX 30: la storia
Il DAX fu pubblicato inizialmente l’1 luglio 1988 con un valore iniziale di 1.163 punti. L’invenzione del paniere è attribuita a Frank Mella, un editore del Börsen-Zeitung, che assecondando le richieste del suo editore ha creato un paniere di azioni del mercato azionario tedesco. Il risultato è stato talmente convincente che venne esposto a un gruppo di esperti bancari, i quali hanno fatto nascere effettivamente il DAX. La composizione iniziale dell’indice era: Allianz, BASF, Bayer, Bayerische Hypotheken- und Wechselbank, Bayerische Vereinsbank, BMW, Commerzbank, Continental, Daimler-Benz, Degussa, Deutsche Babcock, Deutsche Bank, Deutsche Lufthansa, Dresdner Bank, Feldmühle Nobel, Henkel, Hoechst, Karstadt, Kaufhof, Linde, MAN, Mannesmann, Nixdorf, RWE, Schering, Siemens, Thyssen, Veba, Viag e Volkswagen. Sono solamente 12 le aziende che sono sempre rimaste all’interno del DAX 30 dal 1988: Allianz, BASF, Bayer, BMW, Daimler (precedentemente Daimler-Benz), Deutsche Bank, E.ON (precedentemente Veba e Viag), Henkel, Linde, RWE, Siemens e Volkswagen. A novembre 1996 ha luogo l’IPO più grande della storia del DAX, quella di Deutsche Telekom.
La fusione più importante del DAX è quella relativa a Daimler-Benz e Chrysler, finalizzata il 7 maggio 1998. All’epoca il matrimonio nel comparto automotive è stato valutato in 92 miliardi di dollari. A giugno 1999 il DAX 30 ha iniziato ad essere calcolato esclusivamente sulla base dei prezzi Xetra. A ottobre 2008, anche se per poche ore, il paniere ha incluso la società a maggior capitalizzazione del mondo: Volkswagen. Questo è dovuto al breve allungo del titolo al di sopra dei 1.000 euro. Ad oggi l’indice DAX è uno dei più importanti listini al mondo ed è il sottostante di oltre 150.000 prodotti finanziari.
Indice DAX 30: i prezzi rilevanti
Il primo traguardo rilevante per l’indice tedesco DAX 30 è quello relativo alla prima chiusura al di sopra dei 2.000 punti, avvenuta l’8 ottobre del 1993. La chiusura al di sopra dei 5.000 punti si ha solo il 20 marzo 1998, mentre le quotazioni hanno effettuato una chiusura superiore ai 10.000 punti il 5 dicembre 2014. La migliore giornata di contrattazione per il principale listino della Germania è il 13 ottobre 2008, con un guadagno giornaliero dell’11,40%. Il giorno peggiore di sempre in termini percentuali è stato il 16 ottobre 1987, quando il paniere ha messo a segno un crollo del 12,81%. Dalla sua introduzione risalente a luglio 1988, i minimi storici del DAX 30 sono relativi ad agosto 1988, a 1152,38 punti. I massimi storici risalgono al 17 febbraio 2020, a 13.795,24 punti.