Dopo il sell-off della scorsa settimana, la nuova ottava si apre ancora all'insegna delle vendite sui principali listini azionari europei che si avviano a chiudere in generale ribasso e vicini ai minimi. A pesare sul sentiment degli investitori, le cui vendite sono presenti anche sui titoli di Stato, è la svolta da falco della BCE in tema di tassi di interesse che il dato sull'inflazione USA ai massimi degli ultimi decenni.
In questo clima, che vede i rendimenti decennali italiani vicini al 4%, soffre il FTSE Mib, le cui quotazioni perdono anche la soglia dei 22.000 punti. Nel breve periodo una conferma oltre questi livelli dovrebbe far proseguire la correzione in atto in direzione dei 21.750-21.700 punti e successivamente i 21.500 punti. Al rialzo prima segnali di leggera positività solo oltre i 22.500-22.550 punti. Tra i titoli che fanno peggio del mercato troviamo Fincantieri nel giorno in cui viene siglato un accordo con Renevit. Andiamo a vedere di cosa si tratta.
Fincantieri con Renevit per realizzare 5 impianti fotovoltaici
Facendo seguito alla nuova strategia di efficientamento energetivo all'interno dei propri siti produttivi, Fincantieri ha firmato un accordo con Renovit, società controllata da Snam, per la relizzazione di 5 siti produttivi. I contratti prevedono la fornitura, l'installazione e la gestione da parte di Renovit di 22.000 pannelli fotovoltaici per una durata di 15 anni. Questi copriranno una superficie di oltre 50.000 metri quadrati e avranno una potenza complessiva di quasi 10 MW.
Grazie a questi impianti la società non solo otterrà un risparmio sui costi energetici ma ridurrà anche il fabbisogno di energia da acquistare dalla rete per circa 11 GWh. Inoltre nei lavori sarà coinvolta anche Fincantieri SI, azienda del gruppo specializzata nel settore dell'impiantistica e componentistica industriale elettrica, elettronica ed elettromeccanica. Andiamo ora a vedere quali sono le attese nel breve e medio periodo
Azioni Fincantieri: analisi tecnica e strategie operative
L'ultima gamba ribassista partita il 31 maggio 2022 sul titolo Fincantieri, sta spingendo in queste ore le quotazioni in direzione degli importanti supporti situati sulla soglia degli 0,5 euro. Nel breve periodo la rottura di questi ultimi livelli farebbe proseguire il trend discendente in atto con prossimi target ribassisti posti sui minimi di marzo 2022 in area 0,45 euro. Nel caso in cui si realizzasse questa view, diventerebbe importante la relativa tenuta, per evitare un test sui minimi del marzo 2020 posizionati sugli 0,39 euro.
Al contrario un primo segnale di positività si avrebbe con il ritorno dei corsi oltre gli 0,54 euro (minimi di maggio 2022), sopra i quali potremmo avere allunghi in direzione degli 0,6 euro. L'eventuale superamento di queste aree resistenziali andrebbe a rafforzare leggermente la struttura grafica del titolo, con possibili estensioni dei rialzi verso i massimi del 2022 posti sugli 0,635-0,65 euro.
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