Continua la stagione delle trimestrali negli USA. Oggi, dopo la chiusura di Wall Street, uno dei principali colossi tecnologici al mondo rilascerà i conti del 3° trimestre 2021. Si tratta di Facebook, le cui azioni hanno subito un deciso rallentamento in Borsa: da metà settembre le quotazioni hanno lasciato sul terreno quasi il 14%. Diversi i motivi che hanno portato le vendite sul titolo, in primis le inchieste del Wall Street Journal su diverse pratiche interne. I ribassi dello scorso 22 ottobre sono stati innescati dai conti di Snap.
Facebook: i conti di Snap fanno crollare le azioni
La negatività dei conti di Snap ha impattato sulle azioni di Facebook per via della discesa dei ricavi causata dalle modifiche alla privacy dei sistemi operativi di Apple. Questi cambiamenti infatti rendono più difficile profilare i consumatori. Una ricerca condotta da Flurry evidenzia come solo il 15% degli utenti americani sceglie l’opzione di farsi tracciare quando iOS gli offre l’opportunità.
Facebook: le attese per il 3° trimestre del 2021
Secondo gli analisti di Wall Street, nel 3° trimestre del 2021 Facebook ha registrato ricavi per 29,57 miliardi di dollari e utili per azione a 3,19 dollari. Gli utenti attivi al mese dovrebbero invece essersi attestati a 2,92 miliardi di dollari, mentre quelli attivi quotidianamente a 1,93 miliardi.
Gli esperti sottolineano comunque che i conti del gruppo dovrebbero essere leggermente migliori di quelli di Snap, con il management che potrebbe aver già pensato a qualche strumento per mitigare l’impatto delle modifiche alla privacy di Apple.
Gli investitori monitoreranno con attenzione anche la data del 28 ottobre prossimo, quando è attesa una conferenza di Mark Zuckerberg al Facebook Connect. In questo evento l’Amministratore Delegato del colosso dei social network dovrebbe chiarire l’interesse della compagnia nel metaverso, l’aspirazione a lungo termine dell’azienda.
Facebook: analisi tecnica e livelli trading
Le quotazioni di Facebook si trovano a ridosso dell’importante supporto a 320 dollari, lasciato in eredità dai massimi del 6 maggio 2021. Se questo sostegno dovesse essere violato, si potrebbe assistere ad un ritorno dei prezzi a ridosso dei 300 dollari, espresso dai massimi del 5 novembre 2020.
La discesa al di sotto di tale zona metterebbe in difficoltà la tenuta dell’uptrend di medio, con i venditori che avrebbero la possibilità di accelerare verso i 260 dollari. Se invece i prezzi dovessero tornare al di sopra della resistenza a 338,30 dollari, si potrebbe assistere ad un recupero dei compratori verso i 360 dollari, ultimo ostacolo che separa il titolo dal test dei massimi storici.