China Evergrande New Energy Vehicle Group Ltd. vola in Borsa dopo che il Presidente del gruppo, Hui Ka Yan, ha dichiaratato che l'unità diventerà l'attività principale dell'azienda nell'arco di 10 anni. Il titolo è aumentato fino al 17% questa notte durante le contrattazioni a Hong Kong, per chiudere la seduta in rialzo dell'11,42%. Evergrande NEV potrebbe rilanciarsi nei mercati finanziari per recuperare il 95% di perdite dal suo massimo storico conseguito nel mese di febbraio del 2021.
Quindi vi sarà un ridimensionamento delle attività immobiliari a seguito della profonda crisi in cui versa la società da tempo, in lotta per abbattere il mostruoso debito di 300 miliardi di dollari. Ciò avverrà lanciandosi in un business dalle grandi potenzialità, come quello delle auto elettriche, ma che fino a questo momento è ancora in fase di rullaggio non essendoci ancora stata la consegna del primo veicolo.
Evergrande NEV: partita la sfida a Tesla?
Le affermazioni del numero uno degli sviluppatori immobiliari possono sembrare anomale, essendo che la crisi finanziaria dell'azienda ha fatto prendere in considerazione lo smobilizzo di alcune divisioni tra cui proprio l'unità di veicoli elettrici. Il pagamento in extremis della cedola di 83,5 milioni di dollari che ha evitato il default è servito a dare un pò di ossigeno e di fiducia a Evergrande, ma la situazione rimane molto critica e, senza un vero intervento da parte dello Stato cinese, difficilmente il gruppo potrà venire fuori dalla palude.
Le auto elettriche possono essere una sfida suggestiva per il Presidente, che vorrebbe fare concorrenza a Tesla e ad altri big del settore. Nel 2019 infatti Hui disse di voler diventare il principale produttore mondiale di auto pulite e nel frattempo ha speso oltre 3,7 miliardi di dollari nel progetto.
La realtà però è impietosa. L'unità consegnerà la prima auto, Hengchi, all'inizio del prossimo anno e sarà prodotta dalla fabbrica di Tianjin. Due mesi fa l'azienda aveva avvertito che la produzione di massa avrebbe potuto subire un certo ritardo a causa dei problemi finanziari della società e non si vede al momento come il quadro generale possa sostanzialmente migliorare.
Nel primo semestre del 2021 Evergrande NEV ha subito una perdita di 752 milioni di dollari e a settembre ha bocciato la quotazione a Shangai. A rincarare la dose di negatività anche i commenti recenti da parte della PBOC, che ha accusato Evergrande di aver diversificato alla cieca, non sapendo ottimizzare le risorse.
Evergrande: ripresi i lavori sui progetti immobiliari
Questa sarà un'altra settimana cruciale per il gigante immobiliare cinese, in quanto sono previste altre scadenze relative al periodo di grazia di 30 giorni e gli investitori si aspettano che la società confermi i passi avanti accennati negli ultimi giorni. HSBC Holdings non crede in un default di Evergrande, pur confermando un'esposizione molto oculata sul mercato immobiliare della Cina continentale.
L'Amministratore Delegato della banca ha affermato che non ci sarà un effetto ricaduta sul mercato immobiliare in generale, il quale ha resistito nel tempo a diversi cicli negativi. Lo sviluppatore intanto ha ripreso i lavori su alcuni progetti nel Sud della Cina, come dimostrano alcune immagini pubblicate ieri nell'account WeChat dell'azienda dove venivano riportatate la data e l'ora delle operazioni in corso.
La società aveva sospeso la costruzione di centinaia di case questa estate, denunciando ritardi nei pagamanti ai fornitori e nelle tasse di costruzione. Inoltre aveva aggiunto che l'impatto sulla liquidità sarebbe stato decisivo se i progetti non fossero ripresi in breve tempo.
Adesso Evergrande ha voluto mostrare un miglioramento in atto, cercando di infondere fiducia agli investitori. L'azienda ha altresì affermato che oltre 40 progetti nella provincia di Guangdong procedono senza intoppi e che le case saranno consegnate come da programma.
Hui però ha precisato che il gruppo immobiliare non acquisterà più alcun terreno nei prossimi 10 anni e che le vendite annuali di immobili scenderanno da 700 a 200 miliardi nello stesso periodo di tempo. Il passaggio alle auto elettriche sembrerebbe a questo punto quasi scontato.