Chi dava per finito il ciclo di acquisti sul titolo Tesla forse si dovrà ricredere. È questa la ferma convinzione di Goldman Sachs analizzando il movimento di denaro tra i grandi fondi d'investimento. Una volta incluse nell'indice S&P 500, le azioni del produttore di auto elettriche potrebbero essere sostenute da una domanda di 8 miliardi di dollari provenienti da fondi americani a grande capitalizzazione.
Questo perché al 30 settembre 2020, 157 fondi dei 189 analizzati non hanno tenuto le azioni Tesla quindi, ove volessero mantenere lo stesso peso in portafoglio, dovrebbero acquistare una quantità corrispondente a quella cifra. E lo spunto viene dato loro proprio dal fatto che la casa automobilistica entrerà a far parte dell'indice principale di Wall Street.
Azioni Tesla: gli investitori continuano ad avere fiducia nella società
Intanto le azioni Tesla continuano a inanellare rialzi al NASDAQ. Dopo il 10,25% immediato del post-annuncio, ieri è arrivato un altro +2,60% che porta la performance annuale ad avvicinarsi verso quota 500%. Tra i titoli a grande capitalizzazione, quello della società di Elon Musk ha avuto le migliori prestazioni nel 2020, forte del fatto che gli investitori mostrano sempre maggiore fiducia nel trasporto elettrico non solo relativo alle autovetture, ma anche ai camion e agli autobus.
L'endorsement di Goldman Sachs è stato accompagnato anche dalla positiva valutazione di Morgan Stanley che in questa settimana ha aumentato il rating di Tesla per la prima volta in oltre tre anni. Gli analisti della casa d'affari americana scommettono su un modello di auto che sarà assolutamente rivoluzionario per il futuro e che sarà foriero di grandi ricavi sia a livello di vendite di auto che di servizi.
Auto elettriche: chi sta investendo oggi nel settore
La tendenza generale investe tutto il settore delle auto elettriche. I Governi da tempo si sono attivati per sostenerne lo sviluppo. Il Presidente francese Macron ha elaborato un piano da 100 miliardi che prevede una porzione consistente nella elettrizzazione del comparto auto.
Recentemente Angela Merkel ha annunciato che la Germania stanzierà 3 miliardi di euro puntando tutto sui veicoli elettrici. Senza contare che vi è sempre il grande progetto Green New Deal della Next Generation EU lanciato da Ursula Von der Leyen in piena crisi pandemica e il piano Biden sull'economia verde una volta che il 77enne statunitense è diventato Presidente alla Casa Bianca.
Per sfruttare il trend in atto, altre case automobilistiche tradizionali stanno investendo sullo sviluppo di queste soluzioni. Una di queste è General Motors che, nella giornata di ieri, ha dichiarato un programma d'investimento di 27 miliardi di dollari da qui al 2025, con lo scopo di sviluppare veicoli elettrici e senza conducente.
Rispetto a quanto aveva annunciato a marzo, la cifra è aumentata di 20 miliardi e questo dà la misura di quanto in pochi mesi il Covid-19 abbia generato un'accelerazione verso progetti di questa portata. Oggi il più grande produttore americano di auto produce solo il 2% di veicoli elettrici in rapporto al totale venduto dall'azienda però, vista la competizione che si sta determinando, vi è il sentore che questo nuovo sviluppo possa rappresentare una grande opportunità di crescita.
Ford invece per il momento sta spendendo di meno in tal senso. Nel suo piano quinquennale che terminerà nel 2022 saranno 11,5 miliardi gli investimenti nel settore. La scorsa settimana l'azienda ha rivelato la versione elettrica di un furgone Transit che i clienti utilizzano nelle loro attività commerciali.
Volkswagen invece si è convintamente lanciata nel mondo dell'automotive elettrico, aumentando la spesa di 41 miliardi di dollari entro il 2025. Questa settimana il colosso tedesco ha fatto sapere che il 50% della spesa complessiva in conto capitale sarà destinata alle tecnologie più all'avanguardia, tra cui ovviamente le auto elettriche.
Auto elettriche: riusciranno i produttori tradizionali a tenere la concorrenza di Tesla?
Gran parte degli analisti hanno visto con favore l'impegno delle aziende produttrici di auto tradizionali come General Motors e Ford nel far crescere il business con i veicoli a batteria. Tuttavia, gli investitori sono maggiormente attratti da quelle società che commerciano esclusivamente auto elettriche per via di una più alta marginalità e di un maggior effetto leva del capitale investito.
Per questo in pochi scommettono su performance da capogiro per i giganti delle auto tradizionali. La conferma è data dall'andamento in Borsa dei titoli dell'automotive nel 2020: Tesla è a ridosso del 500% di guadagno, mentre General Motors e Ford hanno incamerato rispettivamente un +15% e +2,4%.