Momenti difficili per il titolo Tesla a Wall Street in questo periodo. Il produttore di auto elettriche non riesce a risalire la china dopo il violento sell-off dal suo massimo storico di 900 dollari partito nell'ultima settimana di gennaio, che ha portato a perdere oltre 200 dollari in un mese e mezzo. Anche oggi nella Borsa di New York prevalgono le vendite con le azioni Tesla in calo dell'1,5%.
Cosa sta succedendo alla società guidata da Elon Musk? In molti investitori si sta facendo strada in maniera prepotente la sensazione che il grande sogno sia finito. Gli scettici pensano che le azioni non riprenderanno più quota, sia perché ormai vengono prezzate a 1.000 volte gli utili attesi, ma anche perché la leadership di Tesla comincia ad essere veramente insidiata.
Tesla: il pericolo arriva dai colossi dell'automotive
Stavolta non è qualche startup cinese che prova a scansare Palo Alto dal trono, ma giganti dell'automotive come Volkswagen e BMW. Durante il Power Day di ieri, il produttore tedesco numero 2 al Mondo ha annunciato che entro questo decennio diventerà completamente elettrico grazie alla costruzione di 6 Gigafactory in Europa per alimentare i veicoli, con l’aggiunta di investimenti globali nelle stazioni di ricarica.
BMW invece prevede che le vendite di auto a batteria rappresenteranno circa la metà delle consegne entro il 2030 e renderanno il suo marchio Mini totalmente elettrico. Le azioni delle due società hanno spiccato il volo a Francoforte facendo segnare guadagni imponenti e ponendo tutte le condizioni per un rally di lungo periodo.
Elon Musk: il business degli NFT come surrogato?
Insomma Tesla avrà due brutte gatte da pelare, a cui se ne aggiungeranno probabilmente altre facenti parte della major automobilistiche a livello mondiale. Elon Musk tuttavia non sembra scomporsi più di tanto e negli ultimi tempi ha trovato un altro modo per fare business attraverso la vendita dei Non Fungible Tokens, ovvero di token non fungibili e unici che possono rappresentare praticamente qualsiasi asset digitale e fisico.
Ad esempio il numero uno di Tesla ha messo in vendita un suo tweet, definendolo come NFT, di questo contenuto “NFT for your vanity. Computers never sleep. It’s verified. It’s guaranteed”. In poco tempo il tweet ha ricevuto 10,7 milioni di visualizzazioni e un'offerta di 1 milione di dollari che Musk ha rifiutato.
Come al solito l'enfant prodige ha intuito le tendenze del mercato e si è gettato in un settore dall'altissimo potenziale. Basti pensare che l'11 marzo di quest'anno, un certo Metakova ha acquistato all'asta l'opera Everydays di Beeple pagando 70 milioni di dollari in ether.
Il 2021 potrebbe essere proprio l'anno in cui gli NFT cominceranno ad espandersi. Finora si stanno sviluppando nell'ambito dei giochi e dell'arte, ma ben presto andrebbero a intaccare altri settori come ad esempio le automobili e le case.