Citigroup punta sulle azioni Nvidia e alza l'obiettivo di prezzo da 180 a 190 dollari. Da inizio anno, il titolo del gigante americano dei chip ha evidenziato una crescita del 18,65% a 159,34 dollari, mettendo a segno
la seconda migliore performance - dopo Meta Platforms - tra le Magnifiche Sette (il gruppo di cui fanno parte anche Alphabet,
Amazon, Apple, Microsoft e Tesla).
I grandi risultati di Nvidia l'hanno riproiettata al vertice delle società più capitalizzate del mondo, con un valore di mercato arrivato a 3.885 miliardi di dollari. Il colosso di Santa Clara potrebbe presto essere
la prima società della storia a tagliare il traguardo dei 4.000 miliardi di dollari (Estate bollente per l’AI: Nvidia e Microsoft verso i 4.000 miliardi).
Gli investitori continuano a essere attratti dalle azioni Nvidia grazie alla sua straordinaria leadership nel campo dei chip di fascia alta legati all'intelligenza artificiale. In particolar modo, gli operatori sono stati rassicurati dal fatto che le Big Tech americane continueranno a spendere fior di miliardi per l'AI (Artificial Intelligence). Questo inevitabilmente avvantaggia Nvidia, che vedrà aumentare il fatturato e i profitti.
Azioni Nvidia: per Citigroup valgono 190 dollari
Il nuovo target price di Citi comporta uno spazio di rialzo delle azioni Nvidia del 19,24%. La banca americana ha citato un "Total Addressable Market (TAM) per i chip dei data center AI più ampio del previsto", oltre a "proiezioni più elevate sia per i ricavi di elaborazione che di networking".
In sostanza, Citi prevede un TAM che nel 2028 arriverà a 563 miliardi di dollari, ossia circa il 13% in più rispetto a una precedente stima di 500 miliardi di dollari. Questo perché "gli investimenti sovrani saranno più forti del previsto e le opportunità nel networking saranno maggiori".
La domanda sovrana ha già dato un importante contributo nel 2025, ma "si prevede un'accelerazione nel 2026", hanno sottolineato gli analisti. Con riferimento al networking, il TAM è stato rivisto da 90 a 119 miliardi di dollari, per effetto di una maggiore "domanda di cluster di addestramento AI più grandi e opportunità emergenti di intra-networking in scale-up".
Secondo le stime di Citi, il networking rappresenterà il 21% del mercato totale indirizzabile dei data center AI nel 2028, che si confronta con una precedente proiezione del 18%. Considerando le vendite di networking all'interno delle attività di data center di Nvidia, i ricavi sono stati rivisti al rialzo del 12% per l'anno fiscale 2027 e del 27% per il 2028. Ora rappresentano circa un quinto del totale del fatturato dei data center.
I rischi
Alcuni analisti hanno evidenziato potenziali rischi per il business di Nvidia, quale ad esempio la possibilità che le forniture dei nuovi potenti processori Blackwell non siano adeguate a sostenere la domanda. Citi ritiene tali preoccupazioni esagerate, in quanto "le implementazioni Blackwell stanno avvenendo a un ritmo rapido con la transizione da Hopper a B200 che offre un modello per un passaggio senza problemi a GB300".
La big bank americana invece sottolinea alcuni potenziali rischi al ribasso per le azioni Nvidia, tipo l'eventualità di nuovi restrizioni Usa all'esportazione. L'impatto dei divieti alla Cina è già stato scontato dal mercato e non si prevedono ulteriori inasprimenti, hanno sottolineato gli esperti dell'istituto finanziario.
Tuttavia, potrebbero arrivare strette su Paesi come la Malesia e la Thailandia a causa di preoccupazioni relative a spedizioni di questi Paesi verso la Cina, hanno aggiunto. Citi comunque reputa questo rischio modesto, con Nvidia che è ben attrezzata per monitorare quanto accade riguardo il movimento dei suoi prodotti.