Una BCE aggressiva, che ha confermato un rialzo dei tassi dello 0,25% a luglio senza chiudere le porte ad un incremento dello 0,5% nel mese di settembre, ha un impatto negativo sui mercati azionari europei che si avviano a chiudere la seduta in deciso ribasso e vicini ai minimi di seduta.
In questo contesto il FTSE Mib, non solo scende sotto la soglia dei 24.000 punti, ma si spinge in direzione dei 23.700 punti, livelli che se persi potrebbero proiettare le quotazioni verso i 23.500 punti. Tra i titoli che a Piazza Affari cercano di arginare le vendite troviamo Azimut nel giorno in cui la società ha comunicato i dati della raccolta di maggio 2022. Andiamo a vederli nello specifico.
Azimut: a maggio raccolta netta di 681 milioni di euro
A maggio il gruppo Azimut ha visto una raccolta netta a 681 milioni di euro, portando il totale da inizio anno a 2,6 miliardi di euro. A trainare questa performance è stata la raccolta dell'amministrato che si è portata vicina ai 600 milioni di euro, spingendo il totale nei primi 5 mesi dell'anno a 1,9 miliardi. La raccolta netta del gestito è stata di 83 milioni di euro, in scia al disinvestimento di alcuni fondi che sono stati usati per finanziare il pagamento del dividendo. In questo contesto i prodotti alternativi hanno portato nelle casse della società 348 milioni di euro, che rappresentano il 10% delle masse gestite in linea con il target del 15% da raggiungere entro il 2024. Andiamo ora a vedere cosa ci suggerisce l'analisi tecnica.
Azioni Azimut: analisi tecnica e strategie operative
Situazione grafica critica quella presente sul titolo Azimut, con le quotazioni pericolosamente vicine ai minimi degli ultimi mesi sulla soglia dei 19 euro. Nel breve periodo sarà fondamentale la tenuta di questi livelli per evitare che il trend discendente innescatosi ad inizio 2022 da 26,60 euro, possa spingere l'azione in direzione dei 18 euro e successivamene verso i minimi del 2021 situati sui 17,15-17,20 euro.
Al contrario, un timido segnale di positività si avrebbe con la rottura dei massimi della scorsa settimana che transitano sui 20-20,10 euro, oltre i quali si avrebbe un primo target nei pressi dei 20,70 euro. Nel caso in cui anche questi livelli dovessero essere superati il titolo potrebbe proseguire il suo rimbalzo fin verso la soglia dei 22 euro. Solo dinanzi all'eventuale violazione di quest'ultimo livello Azimut invierebbe un segnale di forza.
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