Le azioni NIO sono in calo dell'8,5% nelle contrattazioni pre-market di Wall Street, dopo il rilascio dei conti relativi al primo trimestre 2022. Il mercato non ha apprezzato la discesa dei margini, nonché le stime sul fatturato inferiori rispetto alle attese degli analisti. Per il resto i numeri possono definirsi soddisfacenti, nonostante le difficoltà incontrate dall'azienda relativamente ai vincoli sulla catena di approvvigionamento e alle problematiche annesse al ritorno del Covid-19 in Cina.
NIO: i numeri della trimestrale
La trimestrale nel complesso non è stata disastrosa. La perdita ad esempio si è rivelata inferiore rispetto alle attese: 0,13 dollari per azione vs 0,14 previsti dal consensus. Anche il fatturato è stato migliore: 1,56 miliardi di dollari, mentre Wall Street se ne aspettava 1,49 miliardi. Le consegne di veicoli hanno altresì soddisfatto le attese, con 25.768 unità. La cifra è in calo dai livelli massimi, ma su questo hanno inciso in maniera determinante le chiusure anti-Covid che hanno limitato la produzione.
A turbare l'umore degli investitori invece è stato il calo dei margini, scesi al 14,6% dal 19,5% dello scorso anno. Questa diminuzione, secondo la società, è da imputare a un decremento dei margini dei veicoli e alla riduzione dei margini di vendita per effetto dell'ampliamento degli investimenti nella rete elettrica e dei servizi.
La guidance è in chiaroscuro. NIO prevede vendite nel secondo trimestre tra 23 mila e 25 mila auto elettriche, con un range tra 10,9 e 12,9 mila consegne a giugno, quando per questo mese il mercato si aspettava un intervallo compreso tra 8 e 10 mila unità. Il fatturato atteso però delude, in quanto la società ha stimato per questo trimestre introiti tra 1,47 e 1,59 miliardi di dollari, al di sotto delle stime di Wall Street.
NIO: cosa aspettarsi dalle azioni in Borsa
Negli ultimi 4 rapporti trimestrali, NIO aveva sistematicamente battuto le previsioni e in 3 delle 4 volte le azioni erano diminuite il giorno successivo al rilascio. Il mercato delle opzioni indica che le azioni potrebbero spostarsi dal 10% al 12%, al rialzo o al ribasso dopo gli utili, con una volatilità quindi maggiore rispetto a quella degli ultimi trimestri. Infatti, dopo le recenti 4 trimestrali, in media il titolo della start-up guidata da William Li si è spostato di circa il 4,5% in una direzione o nell'altra.
Quest'anno il titolo in Borsa ha perso oltre il 35% del suo valore, poiché penalizzato dal rialzo dei tassi della
Federal Reserve che ha colpito tutti i titoli tecnologici e dal timore degli investitori di delisting delle ADR a Wall Street per effetto del mancato adeguamento agli standard statunitensi di revisione contabile.