La discesa dei tassi di interesse, con le Banche centrali che si apprestano ad avviare una normalizzazione dai livelli attuali, influirà sui rendimenti ottenibili dalle obbligazioni, destinati a scendere con il passare dei mesi. L’impatto si farà sentire sia sulle emissioni future di bond a tasso fisso e variabile, sia su quelle a tasso variabile già in circolazione.
UniCredit ha scelto di anticipare la manovra dei banchieri centrali proponendo una nuova obbligazione a tasso variabile in negoziazione diretta sul mercato MOT di Borsa Italiana e Bond-X di EuroTLX. Le nuove obbligazioni Unicredit hanno la caratteristica principale di offrire un rendimento legato al tasso Euribor trimestrale “potenziato” da una partecipazione al 160%. L’emittente, pertanto, propone a chi voglia continuare a investire a tasso variabile un prodotto che permetterà di incassare ancora cedole elevate, con un Cap massimo fissato al 5,45% annuo.
Come funzionano le nuove obbligazioni UniCredit
Identificate con il codice ISIN IT0005599110 le nuove obbligazioni Unicredit saranno disponibili per l’acquisto diretto al prezzo di 1.000 euro, che ne rappresenta il valore nominale, a partire dal 12 e fino al prossimo 28 giugno.
Dopodiché il loro prezzo inizierà a variare sulla base delle condizioni del mercato, del merito creditizio dell’emittente (Unicredit è investment grade con rating tripla B da parte di S&P’s e Fitch e Baa1 da Moody’s con outlook stabile) e del livello di liquidità.
Ciò significa che una vendita sul mercato prima della scadenza finale avverrebbe a un prezzo diverso rispetto ai 1.000 euro di valore nominale che verranno restituiti alla scadenza finale. Le obbligazioni sono decennali (12 giugno 2034) e pagheranno trimestralmente una cedola pari al tasso Euribor a 3 mesi con una partecipazione del 160% e un massimo del 5,45% annuo.
Per esempio, si ipotizzi che il tasso Euribor a 3 mesi (viene rilevato il secondo giorno lavorativo antecedente la data di inizio di ciascun periodo di interesse trimestrale) sia pari al 3,8% (alla rilevazione del 12 giugno alle 11:00 si attestava al 3,743%).
Grazie alla partecipazione del 160% permessa dall’obbligazione Unicredit, questo tasso diventerebbe 3,8% x 160% = 6,08% annuo. Tuttavia è previsto un Cap al 5,45% che sarà, pertanto, il rendimento annuo da cui estrapolare la cedola trimestrale. Quest’ultima sarà pari quindi al 5,45% / 4 = 1,3625% trimestrale.
Se invece, alla rilevazione trimestrale, l’Euribor a 3 mesi si attestasse al 2%, si avrebbe un rendimento annuale del 3,2% (quindi inferiore al Cap) e un coupon trimestrale dello 0,80%.
Inoltre, anche se l’epoca dei tassi a zero o sotto zero sembra essere definitivamente archiviata, le nuove obbligazioni Unicredit prevedono un floor allo 0% di rendimento. L’incidenza dei costi è contenuta in uno 0,2% annuo, calcolato sulla detenzione del titolo fino alla scadenza finale.
Le ragioni dietro la scelta per le nuove obbligazioni UniCredit
La nuova obbligazione a tasso variabile proposta da Unicredit è la quarta del 2024 offerta in negoziazione diretta, al fine di offrire agli investitori una nuova opportunità di accesso al mercato obbligazionario, tornato ad attirare le scelte di investimento dei risparmiatori.
Il taglio di 1.000 euro, contenuto, si rivolge al grande pubblico e, in particolare, a chi voglia continuare ad avere un rendimento a tasso variabile senza tuttavia essere penalizzato dall’eventuale discesa dei tassi di interesse. Ottenere un rendimento variabile può essere in fatti un modo per diversificare il portafoglio di investimento.