Il terremoto politico scoppiato in Francia da quando il presidente Emmanuel Macron ha indetto le elezioni anticipate rischia di scombussolare il mercato delle obbligazioni europee. I bond francesi a 10 anni hanno visto il rendimento salire fino al 3,33% questa settimana, con il divario rispetto agli equivalenti bund tedeschi che si è allargato al livello più alto da ottobre. Addirittura per alcune scadenze, il debito francese rende più di quello portoghese.
Una situazione anomala e soprattutto impensabile fino a qualche anno fa, quando durante la crisi del debito sovrano il rendimento dei titoli di Stato portoghesi superava di quasi 15 punti percentuali quello delle obbligazioni francesi.
"Questo è stato un salutare promemoria del fatto che la politica e le prospettive fiscali contano ancora", ha detto Jan von Gerich, capo analista di Nordea. "I rischi politici sembravano essere stati quasi dimenticati nei mercati obbligazionari dell'euro".
Il rischio di una vittoria di Marine Le Pen per il debito francese
Ma perché gli investitori europei sono così preoccupati delle nuove elezioni? Il mercato è consapevole del fatto che la mossa di Macron sia un tentativo quasi disperato di ribaltare l'esito delle ultime elezioni europee che ha visto il trionfo del partito di estrema destra Rassemblement National di Marine Le Pen.
L'interpretazione di alcuni politologi è che il presidente dell'Eliseo voglia portare Le Pen al governo per farle perdere consensi fino a quando ci saranno le elezioni presidenziali nel 2029. In ogni caso, quel che turba i mercati in questo momento è cosa significhi per i conti pubblici un Paese governato dalla 55enne di Neuilly-sur-Seine. Sempre ammesso che il Rassemblement National vinca le elezioni del 30 giugno.
Ieri sera il ministro delle Finanze francese Bruno Le Maire ha avvertito che la Francia potrebbe attraversare una crisi del debito simile a quella vissuta due anni fa dal Regno Unito sotto la guida dell'ex primo ministro Liz Truss. Allora Truss annunciò una serie di "allegri" stimoli fiscali rischiando di sfasciare i conti pubblici, secondo i più autorevoli economisti mondiali.
I mercati reagirono violentemente con un sell-off micidiale che costrinse il capo del governo britannico prima al dietrofront e poi alle dimissioni dopo appena 44 giorni in carica. "Se il Rassemblement National attua il suo programma, una crisi del debito in stile Liz Truss è possibile", ha detto Le Maire.
Marine Le Pen vorrebbe tagliare le tasse e abbassare l'età pensionabile. Due provvedimenti che in questo momento la Francia non potrebbe permettersi, secondo Le Maire. Il Paese "semplicemente non ha i mezzi per finanziare le ulteriori decine di miliardi di euro di Marine Le Pen", ha chiarito il ministro.
Obbligazioni europee: quali implicazioni dalle elezioni francesi
Da qui all'esito della prossima tornata elettorale il mercato delle obbligazioni europee potrebbe essere elettrizzante, perché le turbolenze francesi rischiano di allargarsi ad altri Paesi come l'Italia che hanno una situazione debitoria compromessa. Secondo Daniel Loughney, responsabile del reddito fisso di Mediolanum International Funds Ltd, sono ancora incerte "le implicazioni per altri Paesi, in particolare per l'Italia, che hanno beneficiato di un contesto politico più stabile".
Ovviamente le obbligazioni francesi faranno da guida. "Date le imminenti elezioni parlamentari in Francia e ciò che potrebbero portare, i trader hanno pochi incentivi a riacquistare le obbligazioni della nazione in tempi brevi. Per molti versi, la saga della sofferenza del debito francese potrebbe essere appena iniziata", ha affermato Ven Ram, strategist di Bloomberg.
Jason Davis, gestore di portafoglio dei tassi globali presso JPMorgan Asset Management, ha dichiarato di aver mantenuto una ponderazione inferiore al benchmark dei titoli di Stato francesi. "Le elezioni anticipate aumentano l'incertezza sulla traiettoria della sostenibilità fiscale della Francia e sui conseguenti rating del credito", ha affermato.