I mercati finanziari sono stati profondamente scossi in questa prima parte del 2022 da eventi secolari come la guerra Russia-Ucraina, ma anche e soprattutto da un'inflazione che ha costretto le principali Banche centrali a inasprire la loro politica monetaria. Le conseguenze sono state letali per azioni e obbligazioni che, diversamente dalla tradizione, si sono mosse nella stessa direzione e al ribasso.
A farne maggiormente le spese sono stati i titoli che negli ultimi anni sono stati ispirati da una verve rialzista impressionante, in quanto legati a ciò che ha mosso particolarmente gli investitori, ossia la tecnologia e l'innovazione. Quest'anno per aziende come Netflix, Coinbase e AMC è stato un vero calvario.
La società di streaming ha perso a Wall Street tre quarti di capitalizzazione dai massimi del 2021, scontando un calo preoccupante degli abbonati. Per uno dei più grandi exchange crittografici del mondo lo scivolone è stato ancora più forte, con le azioni che sono crollate dell'86% per via dell'inverno delle criptovalute.
Mentre la catena di cinema e teatri è affondata dell'80%, con gli investitori che temono una recessione che colpisce gli incassi ai botteghini. Tuttavia, il calo delle obbligazioni non è andato di pari passo con quello azionario. Dai picchi dello scorso anno i bond Netflix con scadenza 2030 sono scesi del 19%, i titoli a reddito fisso Coinbase 2031 del 36%, mentre le obbligazioni AMC 2026 del 19%.
Perché le obbligazioni sono scese meno delle azioni
Perché c'è stata questa discrepanza di rendimenti tra le due classi di attività nei mercati? Tutto ciò può essere spiegato in tre modi. Il primo consiste nel fatto che chi detiene obbligazioni societarie sono in gran parte investitori istituzionali nel ramo più rischioso. Questo significa che i fenomeni di day trading e di volatilità aumentata, caratteristici degli operatori retail e che coinvolgono soprattutto le azioni, si sono visti di meno nel comparto obbligazionario.
Il secondo si basa sul fatto che il rischio percepito da un eventuale fallimento della società emittente è ovviamente diverso. Gli azionisti probabilmente non vedranno un centesimo, mentre gli obbligazionisti in media ottengono 35 centesimi per ogni dollaro investito, se si tratta di creditori chirografari. Inoltre, la società ha la possibilità, in base ai documenti obbligazionari, di richiamare prima della scadenza il debito in essere e tentare di rifinanziarlo a un tasso d'interesse più basso.
Il terzo fa riferimento alla disaggregazione del rendimento obbligazionario dall'excess return. Questo allude al rendimento del bond dopo averlo confrontato con quello dei titoli di Stato privi di rischio per scadenze simili. In termini numerici, l'excess return dei titoli Netflix 2030 rispetto al picco di novembre è stato del -7%; quello delle obbligazioni Coinbase del -28% e quello dei bond AMC dal picco di giugno del -14%.