I prezzi del rame viaggiano sui massimi storici, raggiunti nella giornata di ieri a 11.540 dollari alla tonnellata. Gli investitori stanno esprimendo fiducia in questo momento nella ripresa dell'economia globale. In virtù delle numerose applicazioni della materia prima, l’andamento dell'economia in generale va spesso di pari passo con quello del rame.
Il rame è un metallo molto versatile e viene utilizzato in molti settori grazie alle sue proprietà: ottima conducibilità elettrica e termica, malleabilità, resistenza alla corrosione e riciclabilità. È possibile trovare materiali in rame, ad esempio, nel settore elettrico ed elettronico (fili e cavi, circuiti elettronici, componenti di computer e smartphone, trasformatori e generatori), così come nell’edilizia (impianti idraulici, tubazioni, sistemi di riscaldamento e condizionamento, tetti e grondaie), nell’industria manifatturiera (produzione di leghe metalliche, componenti meccanici, radiatori), nella medicina (strumenti e dispositivi medici), nelle energie rinnovabili (pannelli solari, turbine eoliche, sistemi per la trasmissione e distribuzione di energia) e anche negli oggetti d’arte e decorativi (sculture, incisioni e artigianato vario).
Recentemente, una serie di interruzioni nelle principali miniere ha aumentato le pressioni sull’offerta di rame, facendo salire i prezzi. Nel frattempo, le preoccupazioni su eventuali dazi da parte del presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, stanno spostando frettolosamente grandi quantità di rame da Londra a New York. Tuttavia, il rallentamento dell’economia cinese ha smorzato la domanda, riducendo gli squilibri del mercato.
Rame: Goldman Sachs cauta sul rally
Gli analisti di Goldman Sachs sono convinti che il rally del rame non abbia gambe. A loro avviso, l’incursione dei prezzi sopra la soglia di 11.000 dollari a tonnellata si rivelerà di breve durata, poiché la domanda globale sarà soddisfatta da un’offerta più che sufficiente. "La maggior parte del recente aumento del prezzo del rame si basa sull’aspettativa di una futura stretta del mercato, piuttosto che sui fondamentali attuali", ha scritto in una nota il team guidato da Aurelia Waltham. "Non ci aspettiamo che l’attuale rottura sopra gli 11.000 dollari venga mantenuta".
Goldman Sachs prevede che la domanda scenderà di circa mezzo milione di tonnellate rispetto all’offerta quest’anno e che non si registrerà alcuna carenza di rame fino al 2029. Per il prossimo anno, la banca americana si aspetta quotazioni oscillanti tra 10.000 e 11.000 dollari.
Di diverso avviso è Li Xuezhi, responsabile della ricerca presso Chaos Ternary Futures, un’unità di un hedge fund di materie prime con sede a Shanghai. L’esperto ha affermato che un "enorme ritiro di metallo dai magazzini del London Metal Exchange" abbia "alimentato immediatamente preoccupazioni per una pressione sull’approvvigionamento". Per questa e altre ragioni, "il rally è appena iniziato: rimaniamo ottimisti sul prezzo del rame", ha dichiarato.
Rio Tinto aumenterà la produzione
Rio Tinto, uno dei più grandi estrattori di rame al mondo, ha annunciato che prevede di aumentare la produzione entro la fine del decennio. Tale incremento, insieme al taglio dei costi e alla cessione di asset, porterà a una significativa crescita degli utili dell'azienda. Secondo le stime, con la strategia del nuovo Amministratore delegato Simon Trott, il gruppo prevede un aumento dell’Ebitda fino al 40-50% entro il 2030, grazie soprattutto a una crescita del 20% della produzione di rame, che si inserisce in un modello operativo più efficiente.
"Stiamo costruendo da una posizione di forza per il prossimo capitolo di Rio Tinto, affinando e semplificando il business per ottenere rendimenti di alto livello", ha dichiarato Trott.