Le turbolenze generate dai nuovi dazi del presidente degli Stati Uniti
Donald Trump sull'Europa hanno scatenato la corsa all'argento. Il metallo prezioso è salito fino all'1,6% nelle contrattazioni asiatiche, aumentando il bottino del +4% della settimana appena trascorsa. Grazie a questo balzo,
l'argento ora viaggia intorno ai massimi degli ultimi 14 anni.
Nel fine settimana, Trump ha inviato la tanto temuta lettera all'Unione europea con la quale avverte che a partire dal 1° agosto imporrà tariffe del 30% sulle importazioni americane di merci provenienti dal Vecchio Continente, salvo ovviamente il raggiungimento di un accordo nel tempo che rimane fino all'entrata in vigore.
La quota è molto più alta rispetto alle aspettative del 10% del mercato e rischia di avere un impatto rilevante sia per l'Europa che per gli Stati Uniti. Il cancelliere tedesco Friedrich Merz ha affermato che i prelievi così come sono stati annunciati colpirebbero il nucleo della principale economia europea. Ora si attende la reazione di Bruxelles, combattuta se adottare la linea dura attraverso contro-dazi che scatenerebbe una guerra commerciale oppure seguire la via del dialogo per evitare di peggiorare la situazione.
In un contesto molto teso, gli investitori preferiscono rivolgersi a beni rifugio come può essere l'argento. Nel frattempo, lo spread tra i contratti future scambiati a Londra e quelli a New York rimane ampio, a testimonianza del fatto che, come osserva Priyanka Sachdeva, analista di Phillip Nova Pte, "gli attori fisici e industriali negli Stati Uniti vogliono assicurarsi le forniture prima che vengano annunciate potenziali tariffe".
Al momento, il metallo grigio è escluso dai prelievi. Ad ogni modo, i prezzi stanno salendo perché "la domanda di argento sta attualmente beneficiando della minaccia di guerre commerciali e i lingotti sono fuori dalla portata di molti potenziali acquirenti", ha sottolineato Sachdeva.
L'argento meglio dell'oro?
Il rally dell'argento quest'anno ha portato la materia prima a un guadagno del 35%, superando il +28% dell'oro. Entrambi i metalli sono beni rifugio, ma in più l'argento ha la caratteristica di essere molto utilizzato a livello industriale. Tra l'altro, secondo quanto riportato dal Silver Institute, il mercato è diretto verso il quinto anno consecutivo di deficit.
Dal canto suo, l'oro proviene da una lunga corsa che ha determinato l'aggiornamento costante di record storici, grazie anche al supporto degli acquisti delle Banche centrali. Le tensioni commerciali e geopolitiche hanno diretto gli operatori verso il porto sicuro per eccellenza, ma c'è stato anche il desiderio degli istituti monetari di trovare un'alternativa valida al dollaro Usa nelle proprie riserve. Ciò in particolare dopo che, con le sanzioni occidentali, sono stati congelati oltre 600 miliardi di dollari di asset russi come conseguenza dell'invasione di Mosca all'Ucraina.
Quindi, l'argento è meglio dell'oro in questo momento? "L'oro ha già visto un'enorme ripresa ed è attualmente costoso, il che significa che molti investitori saranno più inclini all'acquisto di argento", ha detto Sachdeva.