I tumulti di questi giorni sui mercati finanziari non hanno risparmiato nemmeno l'oro. Il metallo giallo è stato venduto e ha perso valore rispetto ai massimi storici del 2 agosto a 2.474 dollari l'oncia. Si tratta di un evento piuttosto anomalo, in quanto l'oro è un bene rifugio scelto dagli investitori nei momenti di tensione come quello attuale.
Dopo i dati allarmanti sull'occupazione nel Paese, gli investitori sono spaventati dall'eventualità che l'economia americana finisca in recessione. Secondo gli economisti di Goldman Sachs, la probabilità di una flessione USA nel 2025 è del 25%, sebbene non dovrebbe trattarsi di una recessione grave. Per gli analisti di JPMorgan Chase tale probabilità arriva addirittura al 50%. A tenere con il fiato sospeso il mercato è anche la possibilità che il conflitto tra Israele e Iran si estenda a livello mondiale coinvolgendo non solo gli Stati Uniti e la Russia, ma anche gli Stati arabi come Egitto e Arabia Saudita che finora avevano lavorato per un cessate il fuoco a Gaza.
Ma allora perché gli investitori stanno venendo oro? Secondo Jim Wycoff, analista senior di Kitco Metals, il motivo è che "sono spaventati e vendono quello che possono, e questo include oro e argento". In sostanza, il mercato è affamato di liquidità in questo periodo e quindi scarica tutto ciò che ha in portafoglio, monetizzando magari guadagni importanti come quelli realizzati durante il rally dell'oro.
Oro: ecco quanto potrà continuare la correzione
Il punto ora è stabilire quanto il ritracciamento dell'oro sia temporaneo. In un contesto di grande incertezza, alla fine il mercato potrebbe scegliere di rifugiarsi in porti sicuri. Considerando anche che la
Federal Reserve si appresta ad abbassare i tassi di interesse, forse di mezzo punto percentuale se i prossimi dati macroeconomici dovessero confermare prospettive di recessione. Il metallo prezioso trae vantaggio quando i rendimenti sul mercato sono più bassi, poiché
diminuisce il costo opportunità di detenere un'attività non redditizia.
In altri termini, il mercato spesso ha dei comportamenti irrazionali quando è in preda a una forte agitazione. Quando poi comincia a vedere il quadro generale con maggiore nitidezza è in grado di discernere meglio e di fare le scelte che reputa più opportune.
"Le elevate tensioni geopolitiche e le recenti speranze di tagli dei tassi della Fed ancora maggiori dovrebbero creare condizioni favorevoli per i lingotti", ha detto Han Tan, capo analista di mercato di Exinity Group. "In definitiva, l'oro dovrebbe essere in grado di registrare un nuovo massimo storico una volta che i nervi si saranno calmati", ha aggiunto.