L’oro nel corso di questo 2024 è stata sicuramente una bella sorpresa capace di garantire performance in doppia cifra ai propri investitori, proseguendo in quella tendenza al rialzo che negli ultimi 5 anni ha garantito un ritorno superiore al 70%. E che in questo 2024 sta offrendo un’altra performance in doppia cifra. La vera sorpresa giunge però da quello che non è stato il fattore scatenante di questo rally 2024. Ovvero il mercato finanziario degli ETF.
Secondo gli ultimi dati ufficiali datati fine aprile 2024 infatti i deflussi di lingotti di oro fisico dagli ETF sono stati consistenti facendo scendere a 3.079 le tonnellate possedute dagli strumenti di replica passiva, il livello più basso dal 2020. Una tendenza che, soprattutto dagli investitori europei, sta ormai andando avanti dal terzo trimestre 2022 con costanti deflussi.
Non sono quindi gli investitori finanziari che stanno trainando le quotazioni, bensì le Banche centrali, soprattutto emergenti.
Prezzo oro: consolidamento prima della ripartenza?
Nel 2023 le Banche centrali hanno acquistato oltre 1000 tonnellate di oro, battendo il record del 2022. E nel primo quadrimestre 2024 il ritmo di acquisto è simile a quello del 2023 lasciando presagire ancora un periodo di forza per il metallo giallo trainato dall’appetito soprattutto di Cina, India e Turchia che rimpolpano le proprie riserve valutarie. Tassi reali positivi e dollaro forte non spaventano i prezzi dell’oro.
In realtà quello che troviamo quotato in Italia come strumento finanziario non è uno strumento ETF, bensì uno strumento ETC, con il celebre Gold Bullion Securities lanciato nel marzo 2004 che compie 20 anni proprio nel 2024.
Ottimo strumento per compensare minusvalenze pregresse almeno secondo la legislazione fiscale italiana, questo ETC (come gli altri a replica fisica quotati sul mercato) dal lancio si porta a casa un rotondo 9% annuo composto con una volatilità da azionario (17%).
Domicilio fiscale nel Jersey e costo annuo di 0,4% (non uno di quelli a più buon mercato a dire il vero), l’ETF Gold Bullion ha come emittente WisdomTree che nella sua documentazione scrive che “Gold Bullion Securities è coperto da oro fisico allocato fisicamente, detenuto dalla HSBC Bank plc (la depositaria). Solo i metalli conformi alle regole London Bullion Market Association's (LBMA) possono essere accettati dalla depositaria. Ciascun lingotto fisico è custodito, allocato e identificato singolarmente”.
L’andamento grafico del Gold Bullion mette in evidenza una fase di stallo del rialzo dopo la violenta ascesa maturata da marzo ad aprile.
Quella in corso potrebbe essere una classica fase di consolidamento prima della ripartenza di una tendenza rialzista mai messa in discussione dal 2019 a oggi. Sembrerebbe insomma necessario prendere un po' di fiato, ma la concorrenza al mercato azionario fa del metallo giallo un’alternativa ancora molto interessante nonostante i forti rialzi degli ultimi tempi. Ma saranno le banche centrali a disegnare i prezzi dei prossimi anni.