Il mercato del petrolio ha chiuso la scorsa settimana in ribasso, trascinando con sé i titoli energetici, mentre gli operatori hanno valutato le implicazioni del nuovo piano di pace promosso dal presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, per porre fine alla guerra tra Russia e Ucraina.
L’iniziativa, fortemente discussa e considerata favorevole a Mosca, ha accentuato l’incertezza e indebolito il sentiment del settore energetico globale. Il segretario di Stato USA Rubio ha fatto sapere che l’accordo si possa "chiudere entro giovedì". Vediamo cosa sta succedendo e la possibile strategia sul petrolio WTI.
Il piano di pace di Trump: cessioni territoriali e limiti militari per Kiev
La pressione sui mercati è aumentata dopo la diffusione di dettagli sul piano statunitense. Secondo quanto riportato da Associated Press, la bozza prevederebbe la cessione da parte dell’Ucraina di territori oggi occupati, tra cui Crimea, Luhansk e Donetsk, la promessa di non entrare nella NATO, la riduzione dell’Esercito ucraino da 900.000 a 600.000 unità e la concessione di “garanzie di sicurezza affidabili” a Kiev.
Analisti e osservatori ritengono però che la proposta sia difficilmente accettabile per l’Ucraina, soprattutto per le concessioni territoriali e i vincoli militari. Oltre al caos diplomatico, gli operatori del settore stanno valutando l’impatto delle nuove sanzioni USA contro Rosneft e Lukoil, entrate in vigore venerdì.
La stretta arriva in un momento critico per Mosca, che opera da anni attraverso una rete di petroliere “ombra” per aggirare le restrizioni internazionali, come rivelato da varie autorità europee. In questo contesto, vediamo ora la possibile strategia.
Materie prime, petrolio WTI: analisi tecnica e strategie operative

Le quotazioni del petrolio WTI rimangono inserite all’interno della tendenza ribassista in atto da giugno. Con la serie di giornate negative registrate da mercoledì scorso, i prezzi si stanno avvicinando al supporto in area 56 dollari, livello lasciato in eredità dai minimi segnati a ottobre.
Per quanto riguarda la stagionalità - analizzata con la piattaforma Forecaster - gli archi temporali selezionati mostrano una possibile fase di ribasso fino a metà dicembre, seguita da una possibile fase rialzista che potrebbe estendersi fino a fine gennaio.


Il tool “Projection” della piattaforma Forecaster, con scadenza a un mese, evidenzia negli scenari “best match” e “short” ribassi compresi tra il 4,8% e il 9%. Guarda il video di lancio della funzionalità, PREVEDERE I MERCATI CON L’INTELLIGENZA ARTIFICIALE: la nuova funzionalità di Forecaster Terminal.

Si potrebbero dunque valutare strategie short in caso di segnali di debolezza in area 60 dollari al barile. Eventuali posizioni in vendita avrebbero come primo obiettivo area 56-55 dollari e un target più ambizioso in prossimità del livello statico a 50 dollari al barile.
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