Nonostante i Paesi di tutto il mondo stiano intensificando gli sforzi per rifornirsi da fonti energetiche più pulite nell'ambito della lotta al cambiamento climatico, il petrolio è ancora oggi una risorsa indispensabile per soddisfare il fabbisogno energetico mondiale.
In vista di una progressiva riduzione della domanda di greggio, Paesi come l'Arabia Saudita, che sul petrolio esportato in tutto il mondo hanno costruito la loro ricchezza, stanno giocando d'anticipo e utilizzano la liquidità creata negli anni per diversificare il business. Contestualmente, le più grandi compagnie petrolifere mondiali stanno effettuando investimenti importanti in energie alternative per sganciarsi dal combustibile fossile.
Ma chi sono oggi i Paesi che esportano di più al mondo riguardo il petrolio? Di seguito vediamo una classifica stilata da
The Observatory of Economic Complexity (OEC) che raduna i primi 10 fornitori mondiali alla fine del 2022, mettendo in evidenza la quantità in dollari esportata e la quota di export in termini percentuali rispetto al totale.
Arabia Saudita
Il più grande Paese esportatore è l'
Arabia Saudita, principale Paese arabo e peso massimo dell'
OPEC+, l'alleanza allargata dei membri che producono ed esportano l'oro nero in tutto il mondo. Riyadh nel 2022 ha fornito la materia prima per un valore complessivo di 236 miliardi di dollari, con una quota del 16,2% del totale esportato nel pianeta.
Russia
La Russia è al secondo posto, con un valore di mercato di 133 miliardi di dollari, corrispondente a una quota del 9,14%. L'invasione dell'Ucraina avvenuta il 26 febbraio 2022 però ha cambiato la destinazione delle esportazioni di petrolio dei colossi come Gazprom, Rosneft e Surgutneftegas. L'embargo e i divieti alle importazioni stabiliti dall'occidente come forma di sanzioni a Mosca hanno determinato uno spostamento delle forniture verso l'Asia, in particolare in India e Cina.
Canada
Il Canada è il terzo principale Paese esportatore di petrolio con una quota dell'8,48%, equivalente a un valore di 123 miliardi di dollari. Il 95,4% dell'output canadese però è stato diretto negli Stati Uniti. Lo stato nordamericano è ricco di riserve, riguardo soprattutto alle sabbie bituminose dell'Alberta, stimabili in 168 miliardi di barili. Le principali società energetiche canadesi prendono il nome di Enbridge, Suncor e Imperial Oil.
Stati Uniti
Gli Stati Uniti sono il più grande produttore di petrolio al mondo grazie allo scisto scoperto nel 2005, ma la gran parte di ciò che producono lo consumano internamente ottenendo l'indipendenza energetica. Per questo, nella classifica degli esportatori mondiali gli USA si trovano "solo" al quarto posto, con un peso sul totale dell'8,16%, per un valore di 118 miliardi di dollari. Il Paese ospita giganti petroliferi come Exxon Mobil, Chevron e ConocoPhillips.
Iraq
A metà classifica si colloca l'Iraq, con una quota del 7,6% e un valore di export di 111 miliardi di dollari. Bagdad dispone di alcune tra le più grandi riserve nel sottosuolo del mondo.
Emirati Arabi Uniti
Al sesto posto si attestano gli Emirati Arabi Uniti, che occupano una quota del 7,2% delle esportazioni globali, per un valore di mercato equivalente a 105 miliardi di dollari. Anche questo Paese mediorientale è dotato di alcune delle riserve di petrolio più grandi del mondo, che secondo alcune stime sono in grado di sfornare quasi 100 miliardi di barili.
Kuwait
Settimo della graduatoria il Kuwait, con il 4,3% delle esportazioni, che consistono in un valore complessivo di 62,6 miliardi di dollari.
Norvegia
La Norvegia è all'ottava posizione e il primo nell'Unione europea, grazie al 4% del petrolio esportato a livello mondiale, che equivale a un valore di mercato di 60 miliardi di dollari. La maggiore compagnia petrolifera del Paese è il colosso statale Equinor.
Nigeria
Al nono posto troviamo la Nigeria, con il 3,6% dell'output globale che corrisponde a un valore di mercato di 52 miliardi di dollari. Il Paese africano vanta riserve stimate in 37 miliardi di barili.
Kazakistan
Chiude la classifica il Kazakistan, con un peso del 2,3% nell'export mondiale di greggio, equivalente a un valore di mercato di 47,6 miliardi di dollari. Lo Stato dell'Asia centrale può contare su riserve stimate in 30 miliardi di barili.