I prezzi dell’oro registrano un lieve calo in questa prima seduta di contrattazioni della settimana, penalizzati dal rafforzamento del dollaro USA e da prese di profitto dopo i recenti record. Gli investitori rimangono in attesa della riunione della Federal Reserve, da cui ci si aspetta un nuovo taglio dei tassi d’interesse (Riunioni Fed: calendario delle date dei meeting del FOMC 2025).
Nonostante i dati sull’inflazione pubblicati giovedì scorso siano stati leggermente superiori alle attese, il mercato resta convinto che il governatore Jerome Powell annuncerà un taglio al costo del denaro. Da qui a fine anno, secondo il CME FedWatch Tool, sono attesi ulteriori due riduzioni da 25 punti base ciascuna.
Questa prospettiva ha già contribuito a spingere i rendimenti dei Treasury ai minimi di diversi mesi, riducendo il costo-opportunità di detenere oro, e a indebolire il biglietto verde, fattori che hanno supportato il rally del metallo giallo. Goldman Sachs, pur segnalando il rischio di correzioni tattiche legate alle posizioni speculative, ha confermato il proprio target di 4.000 dollari l’oncia entro la metà del 2026, con possibilità di ulteriori allunghi.
La pressione politica esercitata da Donald Trump sulla Fed, compresi i tentativi di sostituire membri del Board come la governatrice Lisa Cook, è stata indicata da Goldman Sachs come un ulteriore catalizzatore in grado di spingere l’oro persino verso i 5.000 dollari l’oncia. Vediamo ora la possibile strategia operativa.
Materie prime, oro: analisi tecnica e strategie operative

Le quotazioni dell’oro stazionano in area 3.640 dollari l’oncia, all’interno dell’area di consolidamento in atto dalla scorsa settimana, in seguito a nuovi record. La struttura tecnica evidentemente orientata al rialzo farebbe privilegiare l’implementazione di strategie long in linea con il trend dominante.
Per quanto riguarda la stagionalità - analizzata con la piattaforma Forecaster - gli archi temporali selezionati mostrano una possibile fase di rialzo che potrebbe estendersi fino a metà ottobre, seguita da una possibile fase di debolezza che potrebbe durare fino a metà dicembre.


Le indicazioni del nuovo tool “Projection” all’interno della piattaforma Forecaster, con scadenza a un mese, sono sostanzialmente in linea con le indicazioni stagionali. Nello scenario long e nel “best match”, rispettivamente la linea verde e linea blu solide, il modello si aspetta un rialzo nell’ordine del 7%-8,5%, in area 3.900-3.950 dollari, prima di un eventuale storno. Guarda il video di lancio della nuova funzionalità: PREVEDERE I MERCATI CON L’INTELLIGENZA ARTIFICIALE: la nuova funzionalità di Forecaster Terminal.

Si potrebbero dunque valutare strategie long in caso di breakout della resistenza a 3.675 dollari. In tal caso, il primo obiettivo di profitto potrebbe essere posto sul livello tondo a 3.800 dollari, mentre un target più ambizioso in area 3.900-3.950 dollari l’oncia.
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