L’alleanza OPEC+, che riunisce i paesi dell’Organizzazione dei Paesi Esportatori di Petrolio insieme alla Russia e ad altri produttori minori, ieri ha annunciato un aumento della produzione di petrolio di 137.000 barili al giorno a partire da novembre.
La decisione replica l’incremento di ottobre e riflette un approccio prudente in un contesto di crescenti timori per un potenziale surplus di offerta globale nel quarto trimestre. Vediamo tutti i dettagli.
OPEC+: un rialzo limitato per mantenere l’equilibrio
Con la nuova decisione, OPEC+ ha aumentato i propri obiettivi produttivi di oltre 2,7 milioni di barili al giorno nel corso del 2025, pari a circa il 2,5% della domanda globale. Dopo anni di tagli volti a sostenere i prezzi, il cartello sta ora cercando di riconquistare quote di mercato erose dai produttori rivali, in particolare dal settore shale statunitense.
“OPEC+ ha scelto di muoversi con cautela, consapevole della sensibilità del mercato,” ha commentato Jorge Leon di Rystad Energy. “Il gruppo sta camminando su un filo sottile tra la stabilità dei prezzi e il recupero della propria posizione in un contesto di surplus.”
Divisioni interne tra Mosca e Riad
Dietro la decisione si celano divergenze tra i due principali attori dell’alleanza. Secondo fonti interne, la Russia spingeva per un aumento contenuto, in linea con quello di ottobre, per evitare una pressione al ribasso sui prezzi e per i limiti produttivi imposti dalle sanzioni legate alla guerra in Ucraina.
L’Arabia Saudita, invece, auspicava un incremento ben più ampio - fino a 548.000 bpd - per accelerare il recupero delle quote di mercato sfruttando la propria capacità produttiva inutilizzata. Alla fine, è prevalsa la linea della prudenza, con un aumento minimo volto a mantenere la coesione del gruppo.
OPEC+: dopo anni di tagli, una graduale inversione di rotta
OPEC+ aveva raggiunto il massimo livello di tagli produttivi a marzo, con una riduzione complessiva di 5,85 milioni di barili al giorno. La rimozione di questi tagli è ora in corso: gli otto principali produttori hanno iniziato a riassorbire 1,65 milioni di bpd già da ottobre e intendono completare la fase di allentamento entro fine anno.
Il Cartello tornerà a riunirsi il 2 novembre, in un momento in cui il mercato cercherà segnali più chiari sul bilanciamento tra offerta, domanda e prezzi in vista dell’inverno.