Sul mercato delle materie prime arriverà un nuovo contratto che riguarda i prezzi del
grano. Si tratta di un future con sottostante lo spread tra i prezzi futures del grano quotati al
Chicago Mercantile Exchange (CME) e quelli del grano da macinazione dell'
Euronext. Le due Borse quindi stanno pianificando un lancio che combina un prodotto scambiato in dollari e uno negoziato in euro. Gli operatori di entrambi i mercati potranno effettuare le contrattazioni sulla differenza di prezzo ogni giorno. La tipologia dei contratti deve essere ancora concordata tra il CME ed Euronext, con alcuni dettagli che necessitano di una conferma.
Il Chicago Mercantile Exchange tenta quindi una nuova incursione nel mercato del grano, dopo aver provato a lanciare nel 2016 i futures sul grano europeo per fare concorrenza al prodotto quotato nell'Euronext. Tuttavia, tali strumenti finanziari non hanno avuto grande successo e nel 2018 la Borsa americana ha deciso di chiudere gli scambi. Lo scorso anno invece aveva sospeso i futures sul grano e sul mais del Mar Nero, oltre quelli sul grano ucraino, complice il conflitto che si stava consumando nella regione.
Grano: l'andamento nel mercato delle materie prime
Negli ultimi anni i prezzi del grano hanno avuto un andamento altalenante. A marzo del 2022 sono arrivati a Chicago a un massimo storico di 1.362 dollari la tonnellata, perché la guerra scoppiata da pochi giorni tra Russia e Ucraina aveva alimentato le prospettive di restrizione dell'offerta. In seguito, i prezzi alti hanno portato ad una riduzione della domanda, il cui calo ha comportato un abbassamento delle quotazioni.
Alla fine del 2023 il grano veniva quotato a circa 540 dollari a tonnellata, ma le preoccupazioni per le condizioni climatiche in Brasile e quindi per il cattivo raccolto hanno spinto la materia prima verso livelli più elevati. Dopo una nuova ondata ribassista nei primi tre mesi dell'anno in corso, le quotazioni hanno ripreso a marciare e tra aprile e maggio i futures hanno realizzato una performance di circa 20 punti percentuali.
Secondo i dati pubblicati dal CME, nella giornata di martedì sono stati scambiati circa 156,5 mila contratti. Il mercato delle opzioni ci dice che i volumi sono stati maggiori per la call di luglio a 800 dollari (1.989 contratti) e per la put di luglio a 640 dollari (2.213 contratti).