I prezzi del Gas Naturale europeo sono scivolati a un minimo di 30,22 euro a megawattora oggi alla Borsa di Amsterdam. Era da agosto 2023 che non si vedeva un prezzo così basso, che è meno della metà rispetto ai circa 70 euro di gennaio dello scorso anno.
Gli investitori sono fiduciosi che l'inverno mite e gli alti livelli di stoccaggio in Europa riusciranno a contenere l'avanzata dei prezzi. Dopo lo scoppio della guerra Russia-Ucraina, gli operatori prestano grande attenzione al riempimento delle scorte. Con i tagli di fornitura da Mosca, il blocco dei 27 Paesi dell'Unione Europea ha cercato un'ancora di salvezza nell'approvvigionamento di Gas Naturale Liquefatto (GNL) proveniente soprattutto dagli Stati Uniti e da alcuni Paesi arabi come l'Algeria e il Qatar.
La paura di inverni particolarmente rigidi però rimane viva, perché ciò potrebbe mettere in crisi gli stock e determinare un deficit di offerta. Su questo l'Agenzia Internazionale per l'Energia ha sempre posto un monito, esortando i vari Stati UE ad affrettarsi nella ricostituzione delle scorte.
Gas Naturale: stoccaggi pieni in Europa
Finora l'Europa se l'è cavata bene, trovandosi in una posizione confortevole per il secondo inverno consecutivo dopo l'invasione dell'Ucraina. Secondo l'ente industriale Gas Infrastructure Europe, lo stoccaggio dell'UE si è attestato all'83% dall'inizio di questa settimana. Si tratta del livello più elevato per questo periodo da 13 anni.
Il clima mite ha aiutato molto anche quest'anno, mentre il ritmo di riempimento degli impianti di stoccaggio è senza precedenti. Il fornitore di dati Kepler rileva che nel 2023 l'Eurozona ha importato quasi 100 milioni di tonnellate di GNL, segnando un incremento del 5% rispetto al livello record dell'anno precedente.
Tutto ciò non solo mette al riparo da eventuali shock della domanda, ma comporterà "meno richiesta aggiuntiva per riempire i serbatoi durante la prossima estate", osserva Tom Marzec-Manser, responsabile dell'analisi del Gas presso la società di consulenza ICIS.
Gas naturale: l'importanza del GNL per le quotazioni
I prezzi del gas oggi ancora risultano più elevati rispetto al periodo pre-invasione e il timore che possano risalire rapidamente se dovesse arrivare un'ondata di freddo tale da mettere a repentaglio le scorte rimane vivo.
Secondo Marco Saalfrank, responsabile del merchant trading per l'Europa continentale presso il gruppo energetico Axpo, molto dipende dalla "capacità dell'Europa di garantire sul mercato una quantità sufficiente di GNL durante i mesi estivi, poiché i Paesi competono per le forniture con l'Asia".
In questo contesto, il Vecchio Continente "ha perso le sue forniture flessibili di Gas, come la produzione interna a Groningen e il Gas russo via gasdotto", ha sottolineato Saalfrank. Di conseguenza, i prezzi del combustibile "reagiranno più velocemente e in modo più forte rispetto al passato", ha concluso.