Una delle misure di ritorsione della Cina nei confronti degli Stati Uniti per i dazi introdotti dal presidente USA
Donald Trump riguarda le
terre rare. Si tratta di un argomento sul quale il capo della Casa Bianca è molto sensibile. Non a caso ha firmato un memorandum d'intesa con l'Ucraina per lo sfruttamento di questi minerali nel territorio ucraino ed è particolarmente interessato ad annettere la Groenlandia, ricca a sua volta di giacimenti non adeguatamente utilizzati.
Le terre rare sono metalli utilizzati in tecnologie avanzate e per potenti magneti. Quindi sono considerati materiali con applicazioni civili ma anche militari. L'estrazione dal sottosuolo è un procedimento lungo e delicato, perché richiede un lavoro attraverso cui i minerali vengono ricavati da rocce e argilla e poi raffinati per scopi industriali.
In queste operazioni è necessaria la separazione e purificazione individuale, esercizio tutt'altro che semplice dal momento che i metalli hanno caratteristiche simili. Tra l'altro, alcuni dei minerali insiti nelle terre rare contengono elementi radioattivi, il che significa la possibilità per gli impianti di trattamento di trovarsi con scorie pericolose di cui diventa difficile e oneroso sbarazzarsene.
La Cina è il dominus sia dell'estrazione che della raffinazione globale. Stando ai dati dell'U.S.
Geological Survey aggiornati a fine 2024, il Dragone possiede quasi la metà delle riserve complessive mondiali con 44 milioni di tonnellate. Inoltre, lo scorso anno ha estratto 270 mila tonnellate di terre rare su circa 390 mila totali. Gli Stati Uniti, invece, hanno appena 1,9 milioni di tonnellate in riserva e nel 2024 hanno minato soltanto 45 mila tonnellate. Tra l'altro, secondo quanto riportato dalla società di consulenza Project Blue, tra i metalli presi di mira da Pechino,
gli USA non hanno quasi nessuna capacità di lavorazione.
Terre rare: ecco i 7 metalli chiave
La Cina ha deciso all'inizio di aprile di aggiungere sette terre rare delle 17 totali presenti in natura alla sua lista di controllo delle esportazioni negli Stati Uniti. La capacità di estrazione e raffinazione del Dragone per questi metalli è veramente importante, per quanto essi siano abbastanza comuni nella crosta terrestre. Secondo le autorità di Pechino, le strette sono arrivate per via dell'importanza a livello tecnologico di questi minerali, che hanno anche usi militari. Ecco nel dettaglio quali sono.
Terbio
Il terbio è un minerale morbido di coloro argenteo utilizzato nelle lampadine e negli smartphone per rendere i colori vivaci. Inoltre, consente il mantenimento della temperatura dei magneti usati negli aerei, nei sottomarini e nei missili. Secondo quanto indicato dal Dipartimento della Difesa americano, il metallo rappresenta meno dell'1% del totale delle riserve di terre rare. Quindi è molto raro. Da quanto risulta dai dati doganali, l'85% di terbio esportato dalla Cina è verso il Giappone, mentre negli Stati Uniti arriva circa il 5% delle forniture cinesi.
Ittrio
L'ittrio è molto importante in ambito farmaceutico-sanitario. Gli studi medici e dentistici lo usano per la produzione di laser, mentre i chirurghi lo adoperano nell'ambito del trattamento del cancro al fegato. Inoltre, la sua resistenza al calore e agli urti fa sì che i superconduttori ad alta temperatura possano trarne giovamento. L'U.S. Geological Survey ha evidenziato come nei quattro anni fino al 2023, circa il 93% delle importazioni statunitensi di ittrio proveniva dalla Cina. In USA c'è una miniera per l'estrazione. Si trova a Mountain Pass, in California, ma non vi è un impianto per la lavorazione, per cui i concentrati vengono esportati all'estero per lo scopo.
Disprosio
Il disprosio è molto utile nelle leghe per magneti usati nei motori e nei generatori, grazie alla sua resistenza alle alte temperature. Il metallo è un elemento chiave nell'ambito della transizione energetica, in quanto i magneti vengono utilizzati nelle turbine per produrre energia eolica e nei veicoli elettrici. Si trova il disprosio anche nei reattori nucleari, in quanto assorbe facilmente i neutroni. Negli Stati Uniti va solo lo 0,1% della materia prima cinese, che finisce per oltre la metà in Giappone.
Gadolinio
Il gadolinio ha un ruolo importante in contesto medico. Ad esempio, nelle risonanze magnetiche c'è un colorante a base di gadolinio che permette di migliorare l'imaging degli organi del corpo. Grazie a questo minerale, viene migliorata anche la prestazione delle leghe e la resistenza ad alte temperature e all'ossidazione. Ciò permette una maggiore efficienza nella realizzazione di magneti, componenti elettronici e dischi di archiviazione dati. Si trova il gadolinio anche nel nucleo dei reattori nucleari, per via della capacità di assorbire i neutroni.
Lutezio
A differenza di altre terre rare, il lutezio è un minerale duro e denso. Il suo utilizzo è importante come fluido catalizzatore chimico nelle raffinerie di petrolio. Quasi tutta la quantità di lutezio che arriva negli Stati Uniti proviene dalla Cina.
Samario
Il samario è un metallo che si trova comunemente nelle cuffie, nelle turbine eoliche e nelle auto. Non solo, ha anche applicazioni in ambito militare, grazie alla sua capacità di rimanere magnetico ad alte temperature. Infine, è adoperato nei laser ottici e nei reattori nucleari.
Scandio
Lo scandio, che prende il nome dalla Scandinavia in quanto scoperto in questa regione per la prima volta, può essere estratto anche come sottoprodotto dell'uranio e di altri metalli. A livello industriale, ad esempio, viene adoperato nelle mazze da baseball e nei telai delle biciclette. Inoltre, è prezioso per le componenti degli aerei da combattimento, per effetto della sua bassa densità e dell'alto punto di fusione.
Grazie alle sue proprietà radioattive, lo scandio è ideale anche come tracciante nella raffinazione del petrolio e nelle tubazioni sotterranee. Gli Stati Uniti non producono scandio da oltre mezzo secolo e lo importano, considerando anche l'ittrio, per circa il 14% dalla Cina.