Ci sono Bill Gates, Jeff Bezos e Michael Bloomberg che insieme vanno in Groenlandia e… no, non è l’inizio di una barzelletta ma è una notizia che di recente ha fatto parlare nuovamente dei 3 super ricchi, che stanno investendo in un progetto ambizioso e rivoluzionario, ovvero trovare metalli preziosi e terre rare sotto i ghiacci.
Jeff Bezos e Bill Gates finanziano le ricerche di metalli rari in Groenlandia
L’idea dei 3 miliardari è molto semplice: scovare sotto i ghiacci della Groenlandia quei metalli preziosi (che oggi chiamiamo terre rare) indispensabili per la produzione di componenti elettronici e batterie. Un’esigenza che nasce dalla crescente domanda di materiali come nichel e cobalto, spinta dalla corsa alle auto elettriche.
L'Europa è stata chiara: stop alla produzione di auto con motore a scoppio a partire dal 2035. Questo ha portato tutte le compagnie produttrici di veicoli ad attivarsi, iniziando a progettare vetture elettriche. Se non lo facessero, nel giro di pochi anni si troverebbero a fare la fine di Kodak, che è rimasta alle pellicole fotografiche, mentre il mondo si convertiva alla fotografia digitale. Il passaggio all’elettrico non è così scontato: per produrre le batterie sono indispensabili litio, nichel e cobalto.
Terre rare: cosa sono i metalli di cui la tecnologia non può fare a meno
Contrariamente a quello che si possa pensare, questi metalli non sono così scarsi (il nichel, per esempio è il quinto materiale più diffuso sul pianeta). Il problema è che la Cina, già da tempo, si è accaparrata gran parte dei siti di produzione sparsi nel mondo.
Il Paese forse è l’unico insieme alla Russia ad avere dei progetti di lungo termine, come avevamo visto nell'articolo in cui parlavamo della nuova via della seta. Questo è il motivo che ha spinto la cordata Bezos/Gates ad investire, attraverso il loro fondo Breakthrough Energy, in una start up americana chiamata Kobold Metals, nota per aver sviluppato un innovativo metodo di ricerca dei materiali.
Con elicotteri e strumenti sofisticati, la società vola sopra il terreno e riesce a misurare il campo magnetico al di sotto della superficie, capendo così che tipo di rocce sono presenti. Sarà poi l'intelligenza artificiale a capire dove, l’estate prossima, dovranno cominciare gli scavi. Come ha detto il corriere della sera, questa società ha la tecnologia per creare il Google maps della crosta terrestre.
I minerali della Groenlandia fanno gola ai paperoni del pianeta
Grazie al progressivo scioglimento dei ghiacci in Groenlandia, causato proprio dal riscaldamento globale, oggi è diventato più semplice e conveniente scoprire nuovi depositi di minerali. La Nazione ha, sotto ai ghiacci, un milione e mezzo di tonnellate cubiche di terre rare.
Bezos e Gates non sono i primi a voler mettere le mani su questo territorio. Se vi ricordate, fu l’allora presidente Trump, durante il suo mandato, ad avanzare l’ipotesi di acquisto dell’intera nazione coperta dai ghiacci.
Anche Elon Musk è alla ricerca di terre rare: il visionario CEO di Tesla ha appena chiuso un accordo con l’Indonesia per una fornitura di nickel da 5 miliardi di dollari. L’Indonesia è il maggior produttore al mondo di nickel, con circa il 23% delle riserve mondiali, una materia prima essenziale per produrre i venti milioni di auto che Musk vuole mettere in commercio entro il 2030. Pensate che l’accordo di Musk ha fatto salire il prezzo del nickel alla London Metal Exchange di oltre il 10%.
Come investire nelle terre rare e nei metalli strategici
I big del mondo stanno correndo a fare scorte di terre rare: e noi? Come facciamo a guadagnarci? Il modo più efficiente è investire in un ETF che investa a sua volta in aziende attive nell’estrazione e nella raffinazione di terre rare. Se, come crediamo noi di investire.biz, il mondo ancora non si è davvero reso conto di quanto sono importanti per sostenere il passaggio all’energia pulita questi metalli, molto probabilmente il loro prezzo salirà tantissimo e di conseguenza cresceranno anche i margini e gli utili delle aziende estrattrici.
Margini maggiori, utili in crescita e prezzi che salgono. Semplice. Abbiamo individuato un ETF di VanEck che si chiama proprio “Terre rare e metalli strategici”. È un po' caro, ma d’altronde investe in aziende alle quali non è nemmeno tanto facile arrivare.
Articolo ETF su Borsa e Finananza: Investire in terre rare? Ecco come fare con un ETF