I produttori di cioccolato hanno ridotto le coperture al rialzo dei prezzi del cacao tramite i contratti futures. Secondo quanto risulta dai registri di contrattazione a Londra e New York, nelle ultime settimane, le posizioni lunghe sono scese ai minimi di 20 anni.
Le quotazioni del cacao sono scivolate negli ultimi mesi dopo un rally straordinario che ha portato a triplicare il valore in meno di due anni. Molte aziende nel settore del cioccolato sono ricorse a contromisure per far fronte all'impennata dei costi di produzione. Alcune hanno inserito una quantità inferiore di cacao nei loro prodotti tradizionali, mentre altre hanno iniziato ad acquistare direttamente le fave dai coltivatori.
Uno dei motivi per cui gli operatori hanno smesso di coprirsi per come facevano prima riguarda i costi della copertura stessa. Il margine iniziale necessario per stipulare un contratto futures è salito alle stelle negli ultimi anni, ossia di 3-4 volte rispetto a quando i mercati erano più stabili, osserva Jonathan Parkman, co-responsabile dell'agricoltura presso il broker di materie prime Marex.
"I prezzi sono aumentati molto più di quanto la maggior parte degli operatori commerciali si aspettasse", ha detto. "E questo ha messo a dura prova la loro capacità di finanziare quelle coperture a termine". In pratica, "hai bisogno di molti più soldi per essere in grado di operare nello stesso modo in cui operavi prima", ha precisato.
Di conseguenza, "il numero di contratti in essere nel mercato dei futures sul cacao a Londra è caduto in un precipizio a causa di questi costi", ha aggiunto Warren Patterson, responsabile della strategia sulle materie prime di ING. Ciò "dopo che "l'impennata dei prezzi del cacao per tutto il 2024" ha favorito "la copertura per proteggere i consumatori da gran parte degli aumenti".
Cacao: i prezzi si abbasseranno ancora?
Il rally strepitoso del cacao nel mercato delle materie prime è stato la conseguenza di alcune situazioni che hanno colpito i principali Paesi produttori della commodity al mondo, ovvero Costa d'Avorio e Ghana.
Le pessime condizioni meteorologiche che si sono manifestate nelle ultime stagioni, unitamente alle malattie delle piantagioni, si sono rivelate letali per il raccolto. Il crollo dell'offerta ha determinato uno squilibrio di mercato tale da far galoppare i prezzi. Il punto è se tale squilibrio sarà destinato ad assottigliarsi nel tempo.
Secondo alcuni esperti del settore, la situazione rimarrà critica fino a quando non verranno abbattuti gli alberi ormai vecchi e malati per costruire nuove piantagioni. Ciò però mette davanti a un problema di costi. Ad esempio, il Ghana ha avviato un programma per piantare alberi per circa 500 mila ettari di terra.
Tuttavia, fino a questo momento ha potuto raggiungere solo una piccola parte del suo obiettivo in quanto a corto di fondi. "Il governo ha bisogno di 1,2 miliardi di dollari per lavorare sull'area rimanente nei prossimi 3-4 anni", ha affermato Randy Abbey, nuovo amministratore delegato del Ghana Cocoa Board. "Uno sforzo molto complicato considerando l'ingente debito della nazione".