L’avena, pur non essendo tra i cereali più coltivati al mondo, occupa una posizione stabile e strategica all’interno del panorama agricolo internazionale. Negli ultimi anni si è registrato un crescente interesse verso questa coltura, sia per il suo valore nutrizionale - prodotto ricco di fibre, proteine e micronutrienti - sia per la crescente domanda da parte dell’industria alimentare orientata verso prodotti salutistici, come bevande vegetali, fiocchi e farine integrali. Parallelamente, l’avena continua a rappresentare una risorsa fondamentale per l’alimentazione animale, soprattutto nei paesi con una zootecnia sviluppata.
Secondo i dati del Foreign Agricultural Service (FAS) del Dipartimento dell’Agricoltura degli Stati Uniti (USDA), la produzione mondiale di avena negli ultimi dieci anni si è attestata intorno a una media di poco superiore ai 23 milioni di tonnellate. Questa cifra è contenuta rispetto alle produzioni di grano o mais, ma testimonia l’importanza di un mercato globale che poggia su una domanda solida e diversificata.
La produzione mondiale di avena può risultare molto volatile. Gli andamenti climatici, soprattutto nelle aree del nord Europa e del Nord America, influenzano in modo significativo la resa per ettaro. In sostanza, anni caratterizzati da siccità, piogge eccessive o inverni anomali possono determinare oscillazioni importanti.
Un altro fattore essenziale relativo alla produzione di avena è la competitività del prodotto rispetto ad altre colture. Nei Paesi dove il valore economico del suolo è più elevato, l’avena tende a competere con colture più remunerative, come soia, mais e grano, riducendo talvolta le superfici seminate. Al contrario, in regioni con terreni marginali o con climi rigidi, l’avena resta una scelta coltivabile e sostenibile anche nei periodi in cui altri cereali risentono maggiormente delle condizioni ambientali. Infine, l’attenzione sempre maggiore verso la sostenibilità agricola e le rotazioni colturali sta riportando l’avena al centro di strategie agronomiche moderne, rafforzando il suo ruolo nei sistemi produttivi.
Avena: ecco la classifica dei principali Paesi produttori
I dati del Dipartimento dell'agricoltura statunitense mettono in rilievo che la produzione mondiale di avena sta crescendo. La stima per l’anno commerciale 2024/2025 è di circa 8,47 milioni di tonnellate. Ecco quali sono i primi dieci Paesi produttori.
Unione Europea
Produzione stimata: circa 8 milioni di tonnellate
Quota di mercato: circa 35%
L’Unione Europea è il principale attore nella produzione globale di avena, grazie ai climi temperati del Nord Europa e a una tradizione agricola ben consolidata. La produzione è destinata sia al consumo umano, soprattutto nei Paesi nordici, sia al settore zootecnico. La qualità media è elevata e molti Stati membri investono in varietà adatte a climi freddi e umidi.
Canada
Produzione: circa 3,54 milioni di tonnellate
Quota: circa 15%
Il Canada è il più grande esportatore mondiale di avena e uno dei leader in termini di qualità. Le vaste praterie e la moderna meccanizzazione agricola favoriscono un raccolto altamente competitivo. Gran parte dell'avena canadese è destinata ai mercati internazionale e statunitense.
Russia
Produzione: circa 3,1 milioni di tonnellate
Quota: circa 13%
La Russia è uno dei maggiori produttori grazie alle ampie superfici coltivabili e al clima favorevole nelle regioni centro-settentrionali. Gran parte della produzione è destinata al mercato interno e alla zootecnia, anche se le esportazioni restano variabili per ragioni geopolitiche e logistiche.
Australia
Produzione: circa 1,4 milioni di tonnellate
Quota: circa 6%
L’avena australiana è molto apprezzata sui mercati asiatici, grazie a un prodotto costante e standardizzato. La produzione beneficia di tecniche agronomiche avanzate e di un’ampia tradizione nelle colture cerealicole in condizioni semi-aride.
Brasile
Produzione: circa 1,2 milioni di tonnellate
Quota: circa 5%
Pur non essendo un produttore storico, il Brasile ha aumentato la propria quota grazie alla rotazione nei terreni del Sud del Paese. L’avena brasiliana è utilizzata soprattutto nei mangimi e come coltura secondaria per migliorare la qualità dei suoli.
Stati Uniti
Produzione: circa 1,01 milioni di tonnellate
Quota: circa 4%
La produzione statunitense è molto inferiore a quella di Canada o UE, ma mantiene importanza nel mercato interno, soprattutto in relazione ai prodotti salutistici e alla trasformazione alimentare. Gli USA sono però significativi importatori netti di avena.
Regno Unito
Produzione: circa 1 milione di tonnellate
Quota: circa 4%
Il Regno Unito ha una forte tradizione nel consumo e nella produzione di avena, favorita dal clima piovoso. Il prodotto britannico è destinato sia al consumo umano sia alla produzione di alimenti per cavalli, settore molto sviluppato.
Cina
Produzione: circa 850 mila tonnellate
Quota: circa 4%
La Cina produce avena sia per il consumo umano, in alcune regioni settentrionali, sia per l’uso zootecnico. Anche se non è un esportatore, il Dragone rappresenta un mercato in espansione per l’avena trasformata.
Argentina
Produzione: circa 525 mila tonnellate
Quota: circa 2%
L’Argentina integra l’avena nei sistemi di rotazione agricola. La produzione è concentrata nelle regioni meridionali ed è destinata soprattutto al mercato domestico e alle produzioni di foraggio.
Cile
Produzione: circa 450 mila tonnellate
Quota: circa 2%
Il Cile è un produttore rilevante in Sud America, con un'industria cerealicola moderna. L’avena cilena è sia impiegata per uso interno che esportata verso Paesi limitrofi, grazie a una buona qualità media del cereale.