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Commodity che devono ancora una volta cedere il passo di fronte a livelli di resistenza di lungo periodo piuttosto corposi;
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L’oro inspiegabilmente non ha fornito protezione da agosto in avanti. Il suo percorso tecnico lo sta però portando verso livelli estremamente interessanti;
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La media mobile a 200 giorni di area 1.780 dollari può rappresentare (come per l’argento) una buona soglia di ingresso
Le commodity sono state protagoniste di un rally piuttosto vigoroso da marzo a inizio settembre con un recupero arrivato al 25% sui prezzi depressi registrati in piena emergenza Covid-19. Il mercato ha galleggiato per qualche settimana sopra la media mobile a 200 giorni realizzando un sostanziale doppio massimo proprio ad ottobre.
Se catalogare questo movimento come doppio massimo o come avvio di un trading range lo capiremo solo dal comportamento dei prezzi sulla media mobile sopra citata: la sensazione è che la corposa fascia di resistenza raggiunta impedirà per diverso tempo al Bloomberg Commodity Index di invertire quella tendenza bearish che dura da oltre 10 anni.
Tra le cause di tale stop vi è il dollaro USA in rafforzamento per effetto del flight to quality di questi giorni unito all’inevitabile nuovo rallentamento nella domanda mondiale causato dalla seconda ondata pandemica. Proprio quella fuga dal rischio che avrebbe dovuto agevolare l’oro.
Da agosto in avanti il metallo giallo ha preso una direzione opposta, in parte giustificabile con un lento rialzo dei rendimenti americani, ma questa appare una motivazione fragile visto che i tassi reali si sono mantenuti ampiamente negativi. Lo stesso Bitcoin in questo arco temporale ha guadagnato terreno perso confermandosi oro digitale almeno nel breve periodo.
L’oro, lo sappiamo, non è guidato da dinamiche industriali, con la gioielleria che conta poco nella formazione del prezzo. Sono le Banche centrali con i loro investimenti/disinvestimenti e gli speculatori a determinare la pressione su un'offerta da produzione che da una decina di anni è sostanzialmente stabile.
Oro: analisi tecnica e strategie operative
Se andiamo a vedere il grafico dell’oro è però evidente come siamo di fronte ad una soglia tecnica molto interessante. Non posso escludere un affondo fino alla media mobile a 200 giorni transitante a 1.785 dollari l’oncia, ma la correzione in corso appare per l’appunto un movimento di alleggerimento dopo una crescita che in poco più di 2 anni permane superiore al 60%.
Sono state pochissime le occasioni in cui il prezioso è entrato nel territorio dell’ipervenduto nell’ultimo biennio. L’ultima a marzo nel sell off globale legato alla diffusione della pandemia. Una breve immersione sotto i 1.500 dollari prima di un rally capace di superare i 2.000 dollari. Un ritorno dell'RSI in ipervenduto rappresenterebbe un tassello tecnico interessante.
Dal 2012 novembre non si è mai rivelato un mese felice per il metallo giallo con 5 casi di ribasso su 6. Tutta un’altra faccia quella che invece aveva accompagnato i 10 anni precedenti dove l’oro aveva chiuso il mese in calo solo in 1 caso. Non credo al momento allo scenario dell’inversione di tendenza e, come per il cugino argento, un test con tanto di ipervenduto della media mobile a 200 giorni (21,2 dollari per l’argento) credo possa rappresentare una buona opportunità di ingresso.