Entrato in vigore lunedì scorso, il terzo ribilanciamento speciale dell’indice Nasdaq 100 (i precedenti due sono datati 1998 e 2011) è stato messo in campo per provare a ridurre la concentrazione dei cosiddetti "magnifici sette" (Nasdaq, effettivo da oggi il ribilanciamento dell’indice).
I sette titoli che, anche grazie al boom dell’intelligenza artificiale, nel 2023 hanno guidato la sontuosa performance dell'indice sono Apple, Amazon, Microsoft, Alphabet, Tesla, Nvidia e Meta. Secondo quanto riferito dal Nasdaq, un ribilanciamento speciale può essere attivato se il peso aggregato delle società che singolarmente rappresentano più del 4,5% dell'indice supera il 48%.
Ribilanciamento Nasdaq 100: chi ci ha guadagnato e chi ci ha perso
Nella tabella seguente, contenuta (come il precedete grafico) in un report elaborato da Mobeen Tahir di WisdomTree, possiamo vedere che, a fronte di una riduzione del peso assegnato ai “magnifici sette”, il titolo Broadcom, rispetto alla chiusura delle contrattazioni del 21 luglio, ha visto il suo peso nell’indice salire dello 0,64%, Pepsi ha registrato un aumento dello 0,45% e Costco dello 0,42%.
La contrazione maggiore, come si vede dalla tabella elaborata da WisdomTree, è appannaggio delle azioni Microsoft (-3,02%), seguono Nvidia (-2,96%) e Alphabet (-1,78%).
Cosa succede dopo un ribilanciamento speciale?
Posto che, soprattutto in un periodo di diffusione dei conti trimestrali, risulta particolarmente difficile isolare l’effetto-ribilanciamento, si tratta di un’operazione che favorisce gli acquisti sui titoli che vedono la ponderazione accresciuta e, in teoria, porta ad una riduzione dello shopping su quelli che vedono il loro peso ridotto (ma potrebbe favorire gli acquisti sui titoli tanto in auge andando a creare interessanti punti di ingresso).
Le performance registrate a seguito dei due ribilanciamenti speciali del Nasdaq 100, nel 1998 sotto i riflettori ci è finita Microsoft mentre nel 2011 la protagonista è stata Apple, non sono particolarmente indicative visto che, come rilevato nello studio di WisdomTree, nel primo caso la tendenza rialzista è proseguita e nel secondo si è invece temporaneamente interrotta.
“Per un indice che si concentra sui titoli in crescita, ciò significa che quest'anno i fattori che hanno contribuito alla performance si sono concentrati nella parte alta. Per gli investitori tattici, questo potrebbe rappresentare un'opportunità a breve termine. Per altri, invece, potrebbe essere un promemoria della necessità di diversificare”, ha rilevato Tahir .