Quando si pensa all’investimento nelle obbligazioni americane si pensa tradizionalmente ai Treasury, ovvero i titoli di stato emessi dal Governo a stelle e strisce. Esistono però titoli a reddito fisso, sempre emessi da enti pubblici americani, che offrono rendimenti leggermente superiori con un livello di garanzia simile a quello dei tradizionali Treasury. Il loro nome è Municipal Bond e sono oggi acquistabili anche con ETF.
I Muni bond, come sono tradizionalmente conosciuti, sono obbligazioni emesse da enti ed amministrazioni locali con lo scopo di reperire fondi da utilizzare sul territorio di competenza per finanziare progetti, opere infrastrutturali e altri obiettivi di interesse pubblico. Come ricorda Borsa Italiana nella sua sezione educational, Il termine municipal bond è mutuato dall'esperienza anglosassone, e statunitense in particolare. La storia moderna dei muni-bond inizia infatti negli Stati Uniti all'inizio dell'800 con la prima obbligazione ufficialmente registrata nel 1812. Si trattava di un bond emesso dalla città di New York per finanziare la realizzazione di un canale.
Una caratteristica distintiva dei muni-bond è rappresentata dal regime di tassazione delle rendite. Gli interessi pagati dall'emittente sono infatti generalmente esenti dalle tasse federali, ovvero quelle imposte dal governo centrale USA.
Come investire sui Municipal Bond in Italia
Anche in Italia è possibile acquistare questi strumenti obbligazionari grazie ad un ETF emesso da Invesco. Invesco US Municipal Bond replica l'indice ICE BofA U.S. Taxable Municipal Securities Plus.
Per poter confrontare i titoli di stato con i bond municipali ho deciso di fare una valutazione alla stessa data (l’ultimo factsheet è al 30 aprile). Invesco US Treasury Bond con una duration di 6,1 offriva un rendimento a scadenza del 3,9%. L’ETF Invesco US Municipal Bond alla stessa data offriva, per una duration più lunga di 8,3, un rendimento a scadenza superiore di quasi 100 punti base del 4,9%.
Premio di rendimento che nell’ultimo anno non ha prodotto valore aggiunto rispetto al tradizionale investimento in titoli di stato. Il costo più alto dell’ETF (0,28% contro 0,06%) va tenuto in dovuta considerazione in fase di selezione, assieme alle masse amministrate ancora molto modeste.
Al suo interno troviamo diverse emissioni delle autorità locali americane, emissioni tripla A (il 14% del portafoglio), ma anche emissioni A (16%) e tripla B (5%) con tutto il resto che si posiziona sul rating AA.
Molto diversificato tra diversi titoli ed emittenti, nella top ten delle obbligazioni dell’ETF troviamo bond dello stato dell’Illinois, della California, del Texas, ma anche obbligazioni legate ad esempio alla città di Los Angeles (nello specifico la rete idrica), oppure alle strade a pedaggio dell’Illinois.
Questo ETF rappresenta certamente un prodotto diversificante e con un premio di rendimento aggiuntivo per chi vuole coprire la tipica asset class di investimento obbligazionaria americana. Qualche difetto relativo a costi e liquidità sono da tenere in considerazione, ma la sua unicità e soprattutto facile accessibilità a strumenti obbligazionari regionali altrimenti non investibili dagli investitori italiani, rende il “Muni” ETF una interessante alternativa.