L’industria degli ETF è alla costante ricerca di prodotti innovativi che possano risvegliare gli appetiti speculativi di investitori in caccia non solo di strumenti originali, ma anche di tipologie di investimento che possano trovare opportunità interessanti all’interno di un panorama che sta vedendo gli indici principali realizzare massimi storici a ripetizione. Perché non guardare quindi alle società neo quotate in Borsa e fresche reduci da un'Offerta Pubblica Iniziale?
Investire nelle IPO con gli ETF
La società First Trust First Trust ha di recente lanciato in Italia l'ETF First Trust Ipox Europe Equity Opportunities (ISIN IE00BFD26097). Cugino di un altro strumento similare che opera sul mercato americano del quale parlerò tra poco, questo prodotto approdato su Borsa Italiana cerca di replicare l’indice Ipox 100 Europe Ntr.
Il paniere misura la performance delle 100 migliori società domiciliate in Europa, classificate trimestralmente in base alla capitalizzazione di mercato nell'indice Ipox Global Composite. Lo scopo di questa tipologia di investimento è quello di ricercare valore nelle nuove società europee quotate sui listini azionari. Esiste un limite di ponderazione del 10% per i componenti, mentre i titoli con un peso superiore al 4% sono limitati ad una pesatura cumulativa del 40%.
Per coloro che volessero investire sul mercato americano segnaliamo l’ETF First Trust US IPO, non quotato in Italia ma che replica l'indice IPOX Schuster US 100, ovvero i 100 titoli azionari statunitensi la cui IPO risale a meno di 1.000 giorni.
Impressionante anche qui la differenza negli ultimi 10 anni rispetto all'S&P 500. Il 20% annuo di rendimento composto dell’indice IPO fa impallidire il già eccellente 16,5% del principale listino a stelle e strisce. Informatica e comunicazione coprono il 40% del paniere seguiti da healthcare con il 14% e industriali con il 12%.
Per chi cerca le nuove Amazon del futuro questi ETF possono rappresentare un buon punto di partenza. La logica sottostante di selezione permette all’investitore di raggruppare nello stesso investimento e con buona diversificazione le aziende più importanti e liquide recentemente approdate sui listini azionari mondiali dei Paesi sviluppati.
Investimenti nelle IPO: quanto rendono?
Dal sito di IPOX possiamo verificare agevolmente quanto distacco ha dato negli anni questa tipologia di investimenti al più tradizionale MSCI Europe. Purtroppo i dati si fermano al 30 settembre 2021, ma in termini annui su un orizzonte temporale di 10 anni l’indice IPOX 100 ha fornito all’investitore oltre il 15% di rendimento annuo composto contro l'8,7% dell’indice generalista.
Anche negli ultimi 3 anni la dinamica è stata decisamente favorevole con un 17% annuo a fronte del 8% dell’indice europeo generalista. Il prezzo da pagare in termini di volatilità è molto ridotto, confermando l’eccellente rapporto rischio rendimento (il rischio annualizzato a 10 anni dell’IPO 100 è del 17% contro il 16% dell’indice MSCI Europe).
Investire nelle società appartenenti all’IPO100 significa puntare in un paniere di azioni con un beta di 0,84 rispetto all’indice generalista, offrendo quindi una quota di diversificazione aggiuntiva.
Interessante infine l’analisi degli stili di investimento. Le azioni che compongono questo paniere rispetto all'MSCI Europe hanno una spiccata propensione verso growth e quality, mentre sono decisamente sottopesate per quello che riguarda il value e l’high dividend.