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Investire sulla Borsa USA è possibile con l'indice S&P 500 a capitalizzazione e con un indice Equal Weighted dove ogni società ha lo stesso peso
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Diverse composizioni settoriali e performance nel tempo, comprendiamo pregi e difetti di ognuno di questi indici
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Xtrackers offre un ETF adatto proprio a coloro che preferiscono investire sulla Borsa americana in modo democratico
Mentre sui media mainstream specializzati si continua a sottolineare la grande performance degli indici di Borsa americani di nuovo a ridosso di massimi storici (in alcuni casi oltre come il Nasdaq), c’è un particolare che andrebbe evidenziato e che mi sembra interessante ed originale come fenomeno di più ampio respiro. Quello che si è visto finora infatti è un rialzo che ha poggiato molto le sue gambe sulle grandi capitalizzazioni, con le azioni dei FANG a farla da padrona.
Osservando però l’indice americano S&P 500, non nella versione tradizionale a capitalizzazione ma nella versione Equal Weighted, ovvero ogni titolo ha analogo peso rispetto agli altri 499, scopriamo qualcosa di interessante. A distanza di 3 anni l’indice equamente pesato ha ottenuto una performance del 20% contro il +40% dell’indice tradizionale. A 1 anno il divario persiste con -1% sull’indice tradizionale e +9% sull’equipesato (dati al 6 ottobre 2020).
Fenomeno questo che ha preso corpo soprattutto negli ultimi due anni quando le big tech hanno cominciato a dilagare sul mercato. Per chi fosse interessato alle statistiche, tra il 2010 ed il 2018 l’indice equipesato ha fatto meglio dell'S&P 500 (+175% vs +168%).
Ecco quindi che gettare uno sguardo verso l’ETF di Xtrackers S&P 500 Equal Weighted può essere interessante per chi scommette su fenomeni di mean reversion. A replica fisica con spese correnti di 0.25%, l’ETF ha codice ISIN IE00BLNMYC90 ed è quotato sullo XETRA tedesco.
L’aspetto che stupisce chi ovviamente accede al factsheet della casa tedesca è la lista dei primi 10 titoli che in realtà non sono altro che titoli casuali dell’indice principale visto che hanno lo stesso peso. The Gap, Lilly, Resmed sono ad esempio i primi 3.
Interessante anche il dato sulle valutazioni fondamentali e sui pesi settoriali. In questo ETF gli industriali pesano per il 14% seguiti da informatica e finanza al 13%. Nell’ETF tradizionale a capitalizzazione i pesi settoriali sono decisamente diversi. L’IT pesa per il 25%, l’health care per il 15% e i finanziari per l’11%. Un approccio quindi più squilibrato.
Il rapporto price earning dell’indice S&P 500 tradizionale si posiziona a 23 mentre quello dell’indice equipesato a 19 e questo per il maggior peso attribuito ai titoli value e comunque alla minor incidenza delle 4 sorelle della tecnologia americana.
Ovviamente non ho idea di quando il mercato prenderà atto di certe sopravalutazioni su certi settori, ma per chi vuole costruire un paniere di investimento passivo sulla borsa americana questo ETF può essere tenuto in considerazione come diversificatore per smussare dei rischi troppo concentrati.