J.P. Morgan ha recentemente aggiunto le obbligazioni emesse dal governo indiano all’interno del proprio indice GBI-EM Global Diversified Index, uno degli indici più seguiti al mondo quanto a esposizione verso il debito emergente. Annuncio che dovrebbe incrementare i flussi in ingresso verso i bond indiani e che potrebbe quindi dare benefici a tutto il reddito fisso del paese più popoloso al mondo.
Sono 23 i bond indiani che, per un valore complessivo di 330 miliardi di dollari, sono eligibili per l’inclusione nell’indice. La data in cui l’inclusione sarà efficace è giugno 2024 con un incremento graduale del peso dei bond indiani fino a un peso massimo del 10% all’interno dell’indice.
Gli ETF che investono in obbligazioni indiane guardano interessati a questo evento e anche gli stessi investitori possono prendere in considerazione un asset a reddito fisso alternativo ai tradizionali bond del mondo occidentale ed emergente. Ad esempio i gettonatissimi ETF che investono in obbligazioni cinesi fonte di grande delusione in questi ultimi mesi ma beneficiari di generose campagne di marketing.
Il maxi ETF di L&G India INR Government Bond è sicuramente uno strumento da guardare con attenzione dopo questa notizia.
ETF Bond India: l’upgrade di JPM potrebbe avere un impatto positivo nel 2024
Le masse amministrate dell’ETF superano oggi i 500 milioni di euro e replica esattamente l’indice J.P.Morgan. Con un costo relativamente contenuto di 0,39% annuo; il fondo è a replica fisica con distribuzione semestrale dei dividendi. L’ETF è nato nel 2021 e ha archiviato il 2022 con un calo superiore al 3%, poi ripreso nel corso di questo 2023 con un andamento decisamente positivo e in controtendenza ai bond globali.
Un ETF quello di L&G che comprende una trentina di titoli denominati in rupia indiana con durate molto diversificate visto che le scadenze superiori ai 25 anni occupano il 20% del portafoglio, percentuale simile a quella che caratterizza le scadenze 0-5 anni. La duration del portafoglio è di 6,4 anni per un rendimento a scadenza superiore al 7%.
Assieme all’ETF di L&G a Milano è quotato un altro ETF che investe in bond indiani, questa volta emesso da Xtrackers. Un decimo di masse amministrate a replica fisica per la classe ad accumulazione della casa tedesca.
Anche questo ETF è arrivato sul mercato nel 2022 e replica l’indice JPM. Inutile quindi commentare le differenze visto che fanno sostanzialmente la stessa cosa compresi i costi. Xtrackers però ha una migliore efficienza gestionale con 1 punto di differenza rispetto a L&G nell’ultimo anno.
Due ETF quelli di L&G e Xtrackers che consentono di investire su obbligazioni emergenti ad alto rendimento su una valuta non lontana dai minimi storici, la rupia indiana. L’upgrade di JPM all’interno degli indici obbligazionari emergenti potrebbe avere un impatto positivo nel corso del 2024 in termini di flussi verso le obbligazioni indiane. Bond che ad elevata redditività affiancano ovviamente rischi di oscillazione, soprattutto valutaria, non indifferenti.