Il mondo sta cambiando velocemente e i colossi tech stanno puntando pesantemente su quello che potrebbe essere il futuro di Internet. Addirittura Facebook ha cambiato nome in Meta Platforms per far capire quanto importante sia per l’azienda questo "web 3.0". Siamo di fronte ad una vera rivoluzione oppure i visori per la realtà virtuale faranno la fine dei floppy disk?
Dal primo sito Internet al web 3.0 e l'origine del metaverso
Partiamo con un po’ di storia per inquadrare la situazione. Era il 1989 quando a Ginevra, presso i laboratori del CERN, nasceva il World Wide Web. Tim Berners-Lee, un ricercatore inglese impiegato al CERN, stava cercando un modo di rendere accessibile tutte le informazioni agli oltre 17.000 ricercatori del centro.
Quella che potete vedere qui sotto è stata la prima pagina web della storia: un po' scarna, ma funzionale!
Per farla breve, sempre più università sparse nel mondo si sono unite a questa rete e grazie all’arrivo del browser Internet Explorer di Microsoft, che nel mentre aveva messo un PC in ogni casa, nel 1995 la rete divenne davvero globale.
Passano un po' di anni, nascono i motori di ricerca e i servizi di instant messaging cominciano a cambiare il modo di comunicare delle persone. La vera rivoluzione arriva nel 2004, con la nascita di Facebook. Si passa dunque ad Internet 2.0: le persone passarono dal semplice cercare informazioni sul web, ad interagire tra di loro.
Ed eccoci arrivati ad oggi, con i visori per la realtà virtuale che sono stati il regalo più gettonato dell’ultimo Natale con una tecnologia che, potenzialmente, potrebbe rivoluzionare nuovamente internet. Web 3.0, non solo ora potremo comunicare, ma potremo interagire come se davvero fossimo nello stesso luogo, con persone che magari sono dall’altra parte del mondo.
Realtà virtuale: come cambieranno i settori economici
La realtà virtuale è una tecnologia che, potenzialmente, può davvero cambiare il mondo. Partendo dall’intrattenimento, dove già oggi è possibile seguire l’NBA da bordo campo arrivando al mondo del lavoro, dove potenzialmente non sarà più necessario recarsi in ufficio visto che PC e telefoni saranno integrati nel visore. Tutti gli ambiti della nostra vita potrebbero essere rivoluzionati da questa tecnologia.
Se non lo avete mai fatto, vi invito a provare un visore: che sia un’esperienza in un mondo inventato, piuttosto che una riunione tra colleghi, tutto è incredibilmente realistico ed immersivo. Qualche mese fa ho organizzato un raduno nel Metaverso ed è incredibile quanto sia stato realistico interagire con altri avatar. Ci siamo fatti anche un selfie (sì, nel metaverso io ho i capelli blu).
Cosa si può fare nel metaverso, finora?
A che punto siamo con questa tecnologia? La verità è che siamo ancora indietro. Se per fare un sito web bastavano poche righe di codice, per costruire un metaverso servono dei software potentissimi e per utilizzare a pieno le potenzialità di questo mondo virtuale servono computer potenti e connessioni ultra veloci. Inoltre non sappiamo ancora bene che tipo di Metaverso prenderà piede.
I diversi tipi di metaverso
Quanti tipi di metaverso ci sono? E cosa cambia tra di essi? Facebook, ora Meta, punta tutto sulla realtà virtuale: ci si mette il visore, ci si stacca completamente dal mondo reale e ci si immerge nel metaverso. Altri, come per esempio sembra stia facendo Apple, anche se non ne abbiamo la certezza, stanno puntando sulla realtà aumentata.
Invece di staccarsi completamente dal mondo reale, la realtà aumentata è qualcosa che, attraverso uno smartphone o degli speciali occhiali, aggiunge elementi digitali al mondo reale. Facciamo finta che vogliate provare un orologio: invece di andare in negozio, potrete provarlo direttamente a casa vostra.
Provate ad immaginare come potrebbe cambiare il mondo della formazione con l’arrivo di questa tecnologia. Siete degli studenti di medicina? Potrete letteralmente vedere come sono fatti gli organi e le ossa come se li aveste davvero davanti.
Dove investire nel megatrend del metaverso
In quale metaverso dobbiamo investire? Per adesso non sappiamo quale tipo prenderà piede: sappiamo solo che per costruire il web 3.0 serviranno software hardware e servizi. Se vogliamo guadagnare col metaverso che sta nascendo:
- come al solito possiamo fare stock picking, scegliendo le singole azioni delle aziende attive in questo settore nascente
- oppure possiamo acquistare il Metaverse ETN di SG, che al suo interno contiene le principali trenta aziende che beneficeranno qualora il metaverso prenderà piede.
All’interno di quest'ultimo prodotto abbiamo dei colossi come Alphabet (Google), Meta ed Apple, ma abbiamo anche delle aziende non direttamente coinvolte nel web 3.0 che però forniscono la tecnologia affinché questo settore possa effettivamente crescere.
Stiamo parlando per esempio di Nvidia, la compagnia USA che ha inventato la GPU, un processore che ha permesso alla grafica 3D di fare passi da gigante. Sempre in questo ETN troviamo Unity Software, l’azienda che produce uno dei pochi software al mondo per la creazione di metaversi e Ambarella, il gruppo che applica l’intelligenza artificiale alla realtà aumentata.
Insomma, trenta società che hanno le carte in regola per beneficiare della crescita del web 3.0, un mercato che, secondo Morgan Stanley, potrebbe valere ottomila miliardi di dollari.
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