Le infrastrutture tornano di attualità anche in Europa dopo la presentazione del piano Draghi di fronte alla Commissione Europea. Cruciale per il rilancio della crescita economica, un piano infrastrutturale unitario favorirebbe una migliore competitività e produttività dell’intera Eurozona con il pregio di poter soddisfare quel criterio di urgenza invocato dall’ex Presidente della BCE.
E con un timing perfetto Global X ha annunciato la quotazione di un ETF che investe nelle infrastrutture europee, o meglio nelle società impegnate in questo settore, quotandolo per ora solo a Londra. ETF che si va ad affiancare al Global X U.S. Infrastructure Development specializzato sul mercato americano e reduce da performance esaltanti. Questo ETF nato nel 2021, e ovviamente attivo sul mercato americano, infatti ha realizzato una performance assoluta del 40% contro il 26% dello S&P500. Presenza importante del settore industriale (70%) seguita da materials al 20%.
ETF infrastrutture europee di Global X: i dettagli del nuovo prodotto
Ma veniamo invece al neonato ETF che punta a investire nelle società europee attive nel settore delle infrastrutture. Anche sull’onda dei fondi elargiti dal programma Next Generation EU e Connecting Europe, ci sono sul piatto quasi 1,4 trilioni di euro per finanziare il gap infrastrutturale stimato nell’Unione. Non solo energia pulita, ma anche smart city, porti, aeroporti, strade con investimenti pubblici a fare da volano a investimenti privati.
Il prodotto di Global X avrà spese correnti di 0,47% per anno (a cui aggiungere 0,1% di costi di transazione) e non avrà al momento connotazioni ESG. Come indicato nel factsheet l’oggetto di investimento saranno società che l’Indice mira a replicare la performance di società quotate sulle Borse europee che offrono esposizione allo sviluppo delle infrastrutture europee.
Sono incluse società coinvolte nella progettazione e realizzazione di progetti infrastrutturali, fornitura di servizi di costruzione e manutenzione per progetti infrastrutturali, produzione e fornitura di materiali da costruzione compositi e grezzi, produzione, vendita e/o noleggio di attrezzature industriali, produzione di tecnologie per energia pulita, produzione e vendita di componenti per energia pulita, realizzazione di centri dati e sviluppo e manutenzione di infrastrutture per telecomunicazioni.
Al momento non sono disponibili schede mensili di allocazione settoriale e geografica sul sito di Global X.
Possiamo però vedere dal dettaglio del portafoglio che quasi il 60% del portafoglio è racchiuso nelle prime 10 società con Spagna e Francia che fanno la parte del leone. Le transalpine Vinci e Thales occupano la prima e terza piazza. In mezzo la spagnola Ferrovial e l’iberica Aena. Buzzi è l’unica italiana nelle top ten in un paniere che in effetti rispecchia quello che è il nome dell’ETF, ovvero un fondo che mira a raccogliere le principali società attive nel settore della progettazione e costruzione di infrastrutture. Con la speranza che venga replicata l’esperienza positiva del cugino americano.