• Il secondo motore economico del continente asiatico è l’India. Dopo un crollo verticale la Borsa indiana ha interamente recuperato le perdite arrivando vicina ai top storici;
• La pandemia non sembra aver colpito così duramente l’equity con i mercati che evidentemente pensano che il peggio sia alle spalle;
• Con l’ETF di Lyxor è possibile replicare le performance dell’indice MSCI India
Siamo ormai a meno di un mese dalle elezioni presidenziali americane e può essere molto interessante vedere come si sono mossi i mercati azionari mondiali a livello geografico negli ultimi 3 mesi. Dinamiche naturalmente non solo influenzate dalle elezioni ma anche dal Covid-19, che sta facendo deragliare politici e virologi incapaci di contenere quella che ormai è a tutti gli effetti una seconda ondata.
Non è un caso che l’unico Paese che apparentemente ha contenuto il virus in modo incredibilmente efficace, la Cina, stia favorendo tutta l’area di riferimento asiatica che sull’onda della ripresa cinese si sta avvantaggiando sul resto del mondo. Ai primi 5 posti per performance degli ultimi 3 mesi troviamo la Corea del Sud, seguita dal Messico, e poi India, Taiwan e Vietnam. Tanta Asia intervallata dal Messico sembra una dichiarazione di vittoria per Biden, almeno questo quello che pensano i mercati.
Tra i 5 peggiori paesi degli ultimi 3 mesi troviamo invece mondi emergenti alle prese con difficoltà geopolitiche e sanitarie come Turchia, Brasile e Russia, intervallate da Tailandia (anche qui la situazione dell’ordine pubblico non è semplice) e dalla Spagna. Già a fine agosto ci eravamo occupati della Borsa coreana e siamo ben contenti di vederla galoppare al rialzo. Questa volta facciamo di nuovo un giro d’orizzonte nel continente asiatico ma per andare in India e capire prospettive e strumenti utili ad investire nella seconda Nazione al mondo più colpita dalla pandemia.
Borsa indiana: ecco come investire con gli ETF
L’ETF di riferimento da utilizzare per cavalcare l'indice di Borsa indiano è l’MSCI India emesso da Lyxor (ISIN FR0010361683). Come si vede nel grafico, l’indice MSCI, dopo un'incredibile caduta nel mese di marzo che ha provocato un calo del 38% nelle quotazioni, ha recuperato in pieno i valori pre-Covid ritestando i massimi storici. Top ai quali la Borsa indiana è abituata visto che dal 2018 il paniere non è nuovo a frequentare questi livelli.
Dopo tanti tentativi potremmo anche assistere ad uno sfondamento definitivo verso l’alto che aprirebbe le porte di una nuova stagione dorata per i prezzi. Ovviamente servono conferme ma sappiamo dove si posiziona l’asticella. Andando sull’ETF di Lyxor il TER non è particolarmente conveniente (0,85%) e la replica è sintetica.
A livello settoriale domina la finanza con un peso del 30% seguita da information tech al 15% ed energia al 14%. Il listino è concentrato su pochi titoli come si capisce dal primo titolo per peso (16%) Reliance Industries, seguito da Infosys e Housing Development Finance all'8%. Negli ultimi 10 anni la Borsa dell'India ha ottenuto una performance inferiore rispetto al MSCI Emerging Market (6,8% contro 8,1%) con una volatilità superiore (17 vs 13). L'India è decisamente più cara anche in termini di rapporto prezzo utili rispetto al benchmark emergente (25 vs 18).
Un mercato sicuramente interessante per la sua struttura geografica, economica e demografica. Un competitor diretto della Cina che a livello finanziario ha recuperato tutte le perdite generate dalla pandemia. Le scommesse su chi dominerà nel continente asiatico nel ventunesimo secolo sono aperte.